Roma
Giovanni Toti sbarca a Roma: il nuovo centrodestra sulle ceneri di FI
Mercoledì ad Albano nasce Officina Futuro, per “un cdx veramente partecipato”. Con Giovanni Toti i forzisti Aracri e Palozzi
di Fabio Carosi
Forza Italia celebra il congresso romano e la base prepara il grande tradimento. Pace sia sino alle Europee, poi la cannibalizzazione del partito di Berlusconi partirà proprio da Roma. E' qui che mercoledì 17, al riparo dei Castelli Romani arriva il governatore della Liguria Giovanni Toti che ufficialmente si presenta al teatro Alba Radians di Albano Laziale “per un'analisi aperta e partecipata della situazione politica attuale”.
Dietro le parole dell'invito formale, si nascone una nuova iniziativa politica che punta a saldare alcuni esponenti di Forza Italia con il presidente Toti, colui che ha chiaramente detto che dopo le elezioni si staccherà da Forza Italia per creare un nuovo soggetto politico. E chi sono i romani che tendono la mano al Governatore in fuga da Fi? Due vecchie volpi del potere romani, uno è il consigliere Adriano Palozzi, primo degli eletti nel Lazio 13.560 preferenze e l'altra volpe è Francesco Aracri, già consigliere regionale, assessore, deputato e poi senatore, costretto a rimanere fermo alle passate elezioni ma mai domo.
Palozzi&Aracri pesano più o meno 20 mila voti, la maggior parte dei quali raccolti in provincia dove hanno uno zoccolo duro che garantisce presenza ai seggi e preferenze e ora aprono a Toti e al suo progetto, portando in dote un consenso elettorale di non poco conto.
E Toti? Non solo sarà al teatro il cui nome è un'evocazione (alba radiante) ma anche un puntello con il quale il Governatore della Liguria punta a costruire un presidio romano pronto a tutto pur di cambiare le regole interne di Forza Italia, quelle che stanno segnando la morte del partito romano per asfissia. A partire da Antonio Tajani la cui fronda ogni giorno prende sempre più corpo.
Scrivono Aracri e Palozzi: “Saranno presenti cittadini, esponenti politici e amministratori del nostro territorio per parlare di crescita, famiglia, sviluppo, meno tasse e più lavoro. È necessario tornare a dare voce a un pezzo di Italia che vuole continuare a riconoscersi in un centrodestra riformista, liberale ed europeo”, e danno un nome all'iniziativa: Officine Futuro, “un laboratorio di idee e di persone che, rapportandosi quotidianamente con i territori e i suoi rappresentanti, intende elaborare e raccogliere soluzioni e proposte per un centrodestra realmente partecipato, meritocratico e radicato, quindi più vicino ai bisogni delle famiglie”. Cioè lontano da Forza Italia così come è rimasta dopo l'ultima batosta elettorale.