Roma

"I migranti portano malattie dimenticate". L'appello: "Vaccini unica protezione"

di Alberto Berlini

Gli italiani un popolo in salute ma le migrazioni metto in pericolo la nostra sicurezza sanitaria. Parole di Walter Ricciardi, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, raccolte da Affaritaliani.it. “L'Italia si trova a combattere una sfida importante, ultimo grande paese europeo ad avere mantenuto un servizio sanitario nazionale, ad esempio Portogallo, Spagna, Grecia e Irlanda lo hanno perso in seguito alla crisi finanziaria degli ultimi anni, o  lo stanno profondamente ridisegnando in una chiave privatistica come l'Inghilterra, noi vogliamo mantenerlo così come lo abbiamo avuto dal 1978”
Quali medaglie appuntiamo sulla giacca nel 2015?
“Aver sconfitto l'Ebola, un grande sforzo a cui l'Italia ha contribuito in maniera decisiva mandando in Africa decine di Ebola Fighters. Non dimentichiamo le decine di migliaia di vite salvate nel canale di Sicilia durante l'operazione Mare Nostrum, lì non ci ha aiutato nessuno. Gli altri Paesi si sono accorti del problema solo quando i profughi sono arrivati via terra”
Le migrazioni sono un pericolo per la salute degli italiani?
“Non c'è stato un aggravio del rischio. Ma sul discorso delle vaccinazioni non dobbiamo nasconderci che in questo momento ci sono migliaia di persone che si stanno muovendo in tutto il mondo quindi i vaccini costituiscono uno strumento importante. Se un bambino o un anziano non è protetto, in questa epoca di mobilità passiva, sono più esposti a virus e batteri che portano malattie che consideriamo debellate. Ma anche per noi che andiamo fuori per lavoro o per svago, la protezione e la vigilanza non possono mai essere abbassate”.

“Le sfide per il 2016 sono essenzialmente due: accelerare la riforma costituzionale che riconsegna allo Stato la responsabilità esclusiva della tutela della salute, portando nuovi strumenti per tentare di garantire che i servizi sanitari siano omogenei in tutto il Paese cancellando quelle differenze enormi che sono state generate della modifica della Costituzione del 2001. Una riforma che per fortuna è avviata a conclusione con la quarta lettura alla Camera dei Deputati e poi con il referendum confermativo.
Altra sfida è il passaggio della legge sulla responsabilità professionale dei medici perché quello genera comportamenti di medicina difensiva che generano miliardi di sprechi e quindi sono soldi che dobbiamo recuperare per reinvestire in sanità.
Infine cercare di migliorare la comunicazione con i cittadini, confusi, frastornati e senza fiducia. Gli italiani non credano a fonti inattendibili o interessate a distorcere la realtà”.
Non da ultimo il problema di comunicazione ha investito il tema dei vaccini. Gli italiani sono in salute?
“Tutta una serie di indicatori evidenziano una popolazione in salute con un'aspettativa di vita lunga, purtroppo non sempre corrisponde con un'adeguata qualità della vita. E' necessario conoscere informazioni adeguate per vivere meglio senza affidarsi a fonti non attendibili, come nel caso vaccini o nel caso Stamina. In troppi giocano con la salute degli italiani. Serve una maggiore vigilanza”.