Roma

I posticini di Roma: Adelaide magia, il salotto ristorante a Palazzo Borghese

Fra le mura di Palazzo Borghese si nasconde Adelaide: perle di cibo e cocktail. In cucina Gabriele Muro

Percorrendo quel vicoletto non ci si fa nemmeno caso ed, invece, se si cammina con attenzione si scopre un piccolo gioiello dal fascino senza tempo, nascosto fra le mura di Palazzo Borghese. Varcata la soglia, dietro una voluminosa tenda di velluto verde, abbiamo scoperto Adelaide ristorante&salotto.

Questa piccola bomboniera è incastonata all’interno di un palazzo storico denso di storia nel cuore del rione Campo Marzio. Infatti le mura dell’edificio dove sorge il ristorante sono ricche di passato, basti pensare come nel 1841 per volere della Principessa Adelaide Borghese de la Roche Foucauld, moglie del Principe Scipione Borghese, sorse la Prima Scuola per Fanciulle Povere affidata alle monache francesi. Il nome del ristorante è chiaramente un omaggio all’animo buono della Principessa Adelaide Borghese.

Riservato, quasi un po' segreto, lontano dal traffico metropolitano, Adelaide si mostra in tutto il suo charme sia per il design e i colori degli arredi scelti che per il menù, assieme alla lista ben studiata di cocktails e la carta dei vini. In questo angolo di paradiso, dall’atmosfera che richiama il Marocco per la scelta della vegetazione nel piccolo dehor e in alcune opere d’arte sparse nell’ambiente interno, è possibile fermarsi dalla colazione fino al dopo cena.

Infatti Adelaide è aperto fin dal primo mattino, con una colazione a buffet e alla carta, che ci sveglia dolcemente con ogni tipologia di sapore che varia dal dolce al salato, uova preparate in modi diversi e pan brioche farcito fatto in casa. Dietro al menù del ristorante si celano le abilità del giovane chef isolano Gabriele Muro che crea quotidianamente piatti che riportano spesso ai sapori e ai profumi della sua Procida. Un tripudio di sapori ben distinti per le papille gustative dei palati più attenti, che spaziano nelle sfumature della cucina mediterranea, come per esempio Capriccio d’estate, linguine di Gragnano mantecate ai ricci di mare, carpaccio di pezzogna, menta, capperi e limone candito, uno dei piatti signature dello Chef. Tra le creazioni romane è davvero favolosa la sua amatriciana, abbinata sia alla pasta corta che alla pasta lunga.

Il colore che lo chef riporta nelle sue creazioni lo si ritrova anche nella mise en place, sui meravigliosi contrasti cromatici delle fantasie delle stoviglie della Manifattura Ginori, nelle porcellane orientaleggianti, sui tavolini dai piani smaltati e le stoffe che fanno di Adelaide un salotto d’autore.

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