Roma

Il mondo aspetta il Giubileo di Papa Francesco. A San Pietro 2000 agenti e volontari, blindato anche il cielo

Tensione palpabile ma nessun allarme particolare a piazza San Pietro pronta ad accogliere tra i 50 e 100mila pellegrini per l'apertura del Giubileo. Carabinieri e polizia presidiano la piazza controllando ai varchi, provvisti di metal-detector sotto il colonnato. Molte le aree rosse vietate alla sosta: i vigili urbani, impegnati nella rimozione di veicoli e moto, non consentono a nessuno di fermarsi anche solo per un istante lungo via della Conciliazione. Allontanati risciò a pedali e guide turistiche abusive, la bonifica è stata estesa anche al quartiere di Borgo Pio e a tutte le piazzole di sosta normalmente riservate ai pullman.
Una lunga fila di turisti in paziente attesa di entrare in Basilica: c'è chi non nega l'apprensione, per poi commentare - come fa Franco, 57 anni, impiegato milanese - "inutile tapparsi in casa. Continuiamo la nostra vita, tanto non puoi pensare di essere al riparo sempre al 100%. Ci rassicura comunque questo grande spiegamento di forze". Altri si accontentano di fare foto di gruppo o selfie davanti al presepe e all'albero di Natale o di consumare un veloce spuntino nei punti ristoro della zona.

Massima attenzione", ma "nessun allarme specifico". A poche ore dall'apertura della Porta Santa, investigatori e 007 ribadiscono quanto detto piu' volte all'indomani degli attentati di Parigi. E a rafforzarne la convinzione c'e' ora anche la consapevolezza che e' stato fatto "tutto il possibile", e anche di piu', per garantire la sicurezza di pellegrini e turisti. Sono oltre 2mila gli uomini e le donne delle forze dell'ordine chiamate a vigilare sul Giubileo e su tutti gli obiettivi sensibili, "soft target" compresi: uno sforzo straordinario, quello previsto per domani, che nel corso del prossimo anno si ripetera' anche per tutta una serie di appuntamenti cadenzati nell'arco dei mesi e considerati "straordinari", come la beatificazione di Madre Teresa o l'esposizione delle spoglie di Padre Pio.
Tutto ruota intorno ai cosiddetti "percorsi giubilari", che prevede la registrazione su un sito dedicato o presso le postazioni dell'Opera romana pellegrinaggi e del Pontificio consiglio della nuova evangelizzazione: dovrebbe essere proprio questo sistema di accreditamento a rendere piu' gestibile il flusso di milioni di persone, evitando file incontrollate. Al di la' dei controlli con metal detector fissi e portatili e delle bonifiche "volanti" affidate ad artificieri e cani antiesplosivo, spettera' a pattuglie itineranti - su auto, moto e anche 'appiedate' - mettere in sicurezza le adiacenze di basiliche e luoghi di culto.

Chiusi gli aeroporti minori e le aviosuperfici dell'intera Regione Lazio. Istituita una zona di 5 miglia (quasi 10 km) di raggio centrata sul Vaticano entro cui sarà vietato qualunque tipo di volo. Al di fuori di quest'area, ce n'e' un'altra, concentrica, di 35 miglia di raggio (quasi 70 km) in cui sarà vietato il cosiddetto 'volo a vista', quello che praticano gli appassionati, mentre potranno transitare gli aerei di linea diretti agli aeroporti di Fiumicino e Ciampino. "Tecnicamente - precisa il generale in pensione dell'Aeronautica Militare Carlo Landi - quest'area si chiama Adiz, cioe' zona di identificazione per la difesa aerea, nella quale i velivoli che entrassero senza essere riconosciuti sono soggetti ad intercettazione da parte di un velivolo della difesa aerea. Per le intercettazioni ci sono regole internazionali, molto esplicite: dopo uno o piu' avvertimenti, il velivolo intercettato sa che "non e' piu' assicurata la sua sicurezza", ossia possono essere usate contro di lui le armi di bordo".

Saranno oltre 300 i volontari e gli operatori di Croce Rossa Italiana impegnati domani tra Piazza San Pietro, Castel Sant'Angelo e Piazza Risorgimento oltre che alle stazioni delle metropolitane, che concorreranno alla protezione sanitaria predisposta da ARES 118. La CRI sara' attiva con un Posto di Soccorso Avanzato a Castel Sant'Angelo, 14 ambulanze, 46 squadre di soccorritori con defibrillatore, 2 squadre di soccorritori in bici, 2 posti di comando avanzati, uno al Colonnato di San Pietro e uno a Piazza Risorgimento, 2 punti di accoglienza per le risorse, 3 operatori radio presso l'ARES 118 che e' ente responsabile del soccorso regionale e la piena operativita' della Sala Operativa presso la sede CRI di Via Ramazzini. Verra' inoltre allestito un posto medico mobile presso la Stazione Termini.
La struttura organizzativa dell'Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali è pronta per accogliere a Roma soprattutto i pellegrini con disabilità e malati insieme alle loro famiglie. Da martedì 8 dicembre saranno oltre 300 i volontari unitalsiani in arrivo da tutta Italia, che a rotazione (6 per settimana), verranno coinvolti per l'accoglienza dei pellegrini non solo nella Basilica di San Pietro, ma anche a San Paolo, Santa Maria Maggiore e Santa Croce in Gerusalemme.