Roma
Inchiesta sul Tar, Tedeschini ha risposto al gip: “Nessuna atto corruttivo”
Durante l'interrogatorio di garanzia, durato quattro ore, l'avvocato Tedeschini ha risposto al gip negando le accuse
L'avvocato Tedeschini, finito agli arresti domiciliari perché gravemente indiziato di corruzione giudiziaria, ha risposto alle domande del gip nell'interrogatorio di garanzia. L'amministrativo ha respinto tutte le accuse: "Nessun atto corruttivo".
"Ha risposto a tutte le domande - ha spiegato l'avvocato difensore di Tedeschini - e ha ribattuto punto per punto alle accuse che gli sono state mosse dando una contestualizzazione alle intercettazioni, di cui abbiamo chiesto gli audio per avere un quadro completo. Ha dato dimostrazione che non c’è stata alcuna corruzione e che quello di cui si parlava nelle conversazioni intercettate erano contenuti già presenti nei ricorsi".
Il gip si è riservato di decidere.
I fatti
A finire nel mirino della Procura, oltre a Federico Tedeschini, è stata anche il collega Pierfrancesco Sicco, il giudice del Tar Silvestro Maria Russo la commissaria ad acta Gaia Checcucci.
Secondo l'accusa il giudice Russo, non essendo riuscito ad avare l'avanzamento di carriera sperato si sarebbe rivolta all'avvocato Tedeschini che si sarebbe messo a sua disposizione in cambio di favori. E quindi il giudice Russo avrebbe favorito l'avvocato Tedeschini in almeno tre cause. Sicco avrebbe fatto da intermediario per gli accordi illeciti, mentre il commissario Checcucci avrebbe conferito allo studio di Tedeschini degli incarichi di consulenza legale, in violazione dei principi di imparzialità della pubblica amministrazione.
Tutto questo è stato scoperto tramite una complessa attività di indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Paolo Ielo, svolta attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali, nonché con analisi di documenti. Gli avvocati Tedeschini e Sicco sono finiti ai domiciliari, mentre il giudice Russo e la commissaria Checcucci sono stati sospesi