Roma

Invasione dei cinghiali: la paura dei romani contagia tutta Italia, è allarme

Migliaia di agricoltori, allevatori e pastori contro l'invasione dei cinghiali. Salvini: “Abbattiamoli altro che chiacchiere da salotto”

All'insegna di slogan e cartelli di allarme come #bastacinghiali e “Difendiamo il nostro territorio” migliaia di agricoltori, allevatori e pastori provenienti da tutta Italia sono scesi in Piazza Montecitorio a Roma per manifestare contro l'invasione dei cinghiali.

Ma la protesta più in generale è contoro gli animali selvatici che distruggono i raccolti agricoli, sterminano greggi e causano incidenti stradali nelle campagne e all'interno dei centri urbani.

Con loro, nella pizza della Camera dei Deputati, semplici cittadini affiancati da sindaci e rappresentanti dei sindacati, dell'ambientalismo e delle associazioni dei consumatori. Tra molti spiccano quelli di Symbola, Terranostra, Federparchi, Federconsumatori, Codacons, Adusbef, Centro Consumatori Italia, Apab e Legambiente.

Al centro della protesta un'emergenza nazionale che sta provocando l'abbandono delle aree interne, problemi sociali, economici e ambientali con inevitabili riflessi sul paesaggio e sulle produzioni con le incursioni dei cinghiali che sono arrivati anche all'interno delle città minacciando la sicurezza delle persone. E Roma ne sa qualcosa.

Sull'emergenza è intervenuto anche Matteo Salvini: “Occorre un piano di abbattimento dei cinghiali che ormai ci entrano dentro casa: il resto sono solo chiacchiere da salotto”.

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