Roma

“Io apro”, Passaro arrestato rischia il processo a Roma per l'assalto Cgil

Per Biagio Passaro i piemme di Roma hanno chiesto il rinvio a giudizio. L'udienza è stata fissata per il 7 dicembre

I pm di Roma hanno chiesto il rinvio a giudizio per Biagio Passaro, imprenditore e leader di "IoApro", accusato di devastazione e saccheggio per l'assalto alla sede della Cgil in Corso d'Italia avvenuta ad ottobre del 2021.

Il pm Gianfederica Dito aveva stralciato la posizione di Passaro a dicembre 2021 dopo che il 27 ottobre dello stesso anno il Tribunale del Riesame aveva confermato il carcere per tutti tranne che per l'imprenditore, rimettendolo in libertà. L'udienza è stata fissata al prossimo 7 dicembre.

Due giorni fa Passaro è stato arrestato dai militari della Guardia di Finanza di Modena per reati fiscali. Le accuse a carico del ristoratore sono quelle di delitti bancarotta fraudolenta, indebita percezione di erogazioni pubbliche e autoriciclaggio.

"L'invasione è cominciata, stiamo entrando dentro"

Secondo la richiesta di rinvio a giudizio, Passaro dopo aver superato gli sbarramenti e i cordoni creati lungo il percorso - dal centro alla Cgil - dalle forze di polizia, “giunto innanzi alla sede della Confederazione sindacale in Corso d'Italia, davanti alle porte di ingresso, riprendendo con il suo smartphone in una diretta Facebook i disordini e quanto stava accadendo, pronunciava la seguente frase a mo' di vittoria: ‘L'invasione è incominciata dalla Cgil, stiamo entrando dentro, chissà! Si sta entrando dentro! Si sta entrando dentro alla Cgil. Hanno sfondato! Hanno sfondato. Siamo dentro la Cgil’”.

E, inoltre, “durante il video da lui stesso girato, si riprendeva mentre percorreva i corridoi della sede della Cgil, dichiarando: ‘Ragazzi! IoApro e tutti hanno invaso la Cgil’. Dopo essere uscito dall'edificio, pronunciava ancora frasi del tenore: ‘Abbiamo sfondato ragazzi! Questo è il primo poi tocca a qualcun altro’ incitando la folla di manifestanti assembrati innanzi all'ingresso della Cgil a bloccare le forze dell'ordine”.