Roma

L'accusa degli Ncc in corteo: "I taxi non fanno fattura e Salvini li sostiene"

Migliaia di Ncc hanno raggiunto Roma da tutta Italia e con tutti i mezzi per protestare contro il ministro Matteo Salvini e chiedere una riforma del settore

Migliaia di Ncc hanno raggiunto Roma da tutta Italia e con tutti i mezzi per protestare contro il ministro Matteo Salvini e chiedere una riforma del settore. La manifestazione nazionale del Noleggio con conducente indetta da Sistema Trasporti, Anitrav, Associazione Ncc Italia, AsiNcc, Comitato Air alla quale ha aderito la federazione MuoverSì.

Un corteo a passo d'uomo dall'Eur fino al centro che ha letteralmente paralizzato la città. Lo slogan principe è uno solo: "I taxi non fanno fattura, noi si". 

Le richieste

"Ribadiremo con forza la richiesta di intervento di Palazzo Chigi in quanto riteniamo il ministro Salvini ormai irrimediabilmente compromesso in una campagna elettorale a favore dei tassisti. Abbiamo bisogno di terzietà e di poter presentare le nostre proposte di riforma. Non accetteremo più le norme a noi imposte dai tassisti - dice Francesco Artusa, presidente di Sistema Trasporti -. È vergognoso che possano esserci ancora due categorie concorrenti nella stessa legge in cui per una, gli Ncc, si chiede il dossieraggio degli operatori dei clienti, un'ora di fermo tra un servizio e l'altro, il divieto di lavorare per intermediari come tour operator e agenzie e il fermo amministrativo per qualsiasi infrazione, anche presunta. L'altra invece, il taxi, è coccolata ed esentata da qualsiasi obbligo, compresi quelli fiscali e con sanzioni molto più leggere, quando raramente inflitte, per violazioni ben più gravi. Accontentare ancora una volta i tassisti con altre misure incostituzionali come quelle già cassate, al solo scopo di impedire la concorrenza, significa esporre l'Italia a nuove figuracce interne ed internazionali alla vigilia del Giubileo e delle olimpiadi".

Tutti contro Salvini

"Il ministro dei Trasporti Matteo Salvini varerà tre decreti attuativi che avranno l’effetto di aggravare la già critica situazione del trasporto pubblico locale non di linea nelle nostre città. Le ripercussioni saranno pesantissime per la libertà di movimento dei cittadini, la qualità della mobilità urbana, la sopravvivenza economica di oltre 25 mila imprese di Noleggio con Conducente e di circa cinquantamila operatori del settore - tuona Andrea Romano, presidente di Muoversì, la nuova confederazione NCC che riunisce le principali associazioni del settore noleggio con conducente - Salvini si accinge a porre ulteriori e incomprensibili limitazioni all’attività delle aziende e degli operatori Ncc  utilizzando lo strumento surrettizio dei decreti attuativi e basandosi su una normativa di oltre trent’anni fa, rimaneggiata più volte dalla Corte Costituzionale. Tutto questo per tutelare e proteggere i pochi e intoccabili tassisti. Mi riferisco in particolare all’obbligo per i vettori Ncc di attendere un’ora tra la fine di un servizio e l’inizio di un altro, all’obbligo per ogni viaggiatore di comunicare preventivamente l’orario e il percorso del servizio, con evidente danno alla privacy".

I provvedimenti

"Si tratta di provvedimenti destinati ad aggravare ulteriormente l’emergenza del trasporto pubblico non di linea nelle nostre città, tra l’altro alla vigilia della nuova stagione turistica e a poca distanza dal Giubileo e da altri eventi di enorme impatto turistico - continua Romano - Sono atti con i quali si scavalca di fatto il Parlamento, su una materia fondamentale per la vita quotidiana di milioni di italiani, procedendo per via amministrativa a peggiorare un quadro normativo già insufficiente a garantire alle nostre città servizi efficienti, convenienti e di livello europeo". Romano conclude sottolineando le ragioni della protesta e la necessità di una nuova legge quadro: "Va infine sottolineato che tali decreti stanno per essere adottati senza alcun sostanziale confronto con la categoria Ncc, che nella quasi totalità delle sue associazioni ha da settimane abbandonato il tavolo ministeriale in assenza della volontà del Ministro di modificare bozze del tutto inaccettabili. Oggi parteciperemo alla manifestazione nazionale che il nostro settore ha convocato a Roma. Siamo e resteremo a disposizione Tua e di ogni altro parlamentare per discutere nel merito sia di come fermare questi provvedimenti peggiorativi sia di come immaginare - insieme alle aziende e agli operatori del settore, ai consumatori, al mondo del turismo e a tutti gli altri soggetti coinvolti – una nuova legge che sia finalmente utile alle nostre città e ai nostri cittadini".

 

“Salvini compromesso coi tassisti”, sulle strade l'ira degli Ncc: megacorteo