Roma
La guerra dei “botti”: bottino da 700 chili sequestrati dalle Fiamme Gialle
Nascosti in uno scantinato al Casilino 336 chili di fuochi illegali
Settecento chili di botti illegali pronti per il mercato nero di Capodanno.
I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma hanno sequestrato a cinque persone, tutte italiane, fuochi pirotecnici, petardi e botti privi di marchio.
Una pattuglia di “Baschi Verdi” del Gruppo Pronto Impiego di Roma, durante un posto di controllo nel quartiere di Centocelle, ha fermato un’autovettura con due uomini a bordo. Dopo le iniziali domande di rito, i finanzieri, insospettiti dal crescente nervosismo del conducente e del passeggero, hanno deciso di sottoporre a
ispezione il mezzo, attratti anche da alcune scatole, coperte con fogli di giornale, sul sedile posteriore. Sono stati scoperti così i primi petardi e fontane luminose di diverse categorie, ma subito dopo hanno trovato delle vere e proprie "batterie pirotecniche”, normalmente destinate ad essere maneggiate da esperti del settore. Sono stati sequestrati così chili 155 di materiale esplodente.
In altri tre interventi, eseguiti dalle Fiamme Gialle del I Gruppo Roma, è stata individuata e sequestrata oltre mezza tonnellata di botti illegali. Il colpo maggiore in uno scantinato di un palazzo in zona Policlinico Casilino, dove, in spregio di qualsiasi elementare norma di sicurezza e ponendo seriamente a rischio l’edificio e i suoi occupanti, un cinquantaduenne italiano deteneva illecitamente kg 336 di artifici pirotecnici. Grazie ad un’attenta attività informativa, condotta principalmente su internet monitorando alcuni annunci e a seguito di mirati appostamenti, i finanzieri sono risaliti all’improvvisato commerciante che, in assenza di qualsiasi autorizzazione di PS, deteneva per la vendita l’ingente quantitativo di materiale pirico, di diverse tipologie e categorie (comprese delle potenti batterie).
Ancora, in un negozio di Fiano Romano, il titolare è stato sorpreso con 85 chili di botti privi di marchio CE ovvero con il marchio CE palesemente contraffatto, mentre, durante un altro posto di controllo sempre a Centocelle, il conducente di una Toyota Yaris è stato fermato con a bordo chili 125 di fuochi indebitamente detenuti, peraltro trasportati alla rinfusa, con grave rischio della propria incolumità.
Infine, analoghe modalità di detenzione per il conducente di una vettura fermata sul Grande Raccordo Anulare, all’altezza dell’uscita Casilina, direzione Fiumicino, da una pattuglia del II Gruppo Roma che ha proceduto al sequestro di circa kg. 14 di botti illegali.
Tutti i soggetti sono stati denunciati alla competente Autorità Giudiziaria mentre gli oltre 12.000 articoli pirotecnici sono stati sottoposti a sequestro penale per essere successivamente distrutti. I prodotti erano destinati ad invadere il mercato nero capitolino, provocando pericoli anche ai consumatori che, attratti dai prezzi più bassi normalmente praticati dai venditori abusivi, acquistano materiale illegale, ignari della categoria, delle principali caratteristiche costruttive ( tra le quali il peso netto della massa attiva del prodotto esplodente) e una descrizione chiara e completa delle modalità d'uso, indicazioni obbligatorie spesso non riportate su tale materiale.