Roma

La Storta-Olgiata, cercasi marciapiede. Crescono erbe e rovi, cadono i semafori

Più che marciapiedi si dovrebbe chiamare marciarovi. Stiamo parlando del marciapiede che sui due lati di via Braccianese, tra il chilometro zero ed il chilometro 3, unisce le due stazioni di La Storta ed Olgiata. Quello spazio pedonale serve a moltissimi utenti quando, una volta parcheggiata l’auto, debbono raggiungere a piedi una delle due stazioni. Quando fu costruito era molto bello e funzionale. Era stato fatto con delle marmette di cemento sagomato che permettevano anche di fare jogging poiché molto ben messe. Ora a distanza di una decina d’anni, proprio perché mai quello spazio è stato ripulito dalle piante infestanti, il marciapiedi è quasi impraticabile e spesso chi vi passa è costretto a scendere da esso per non rimanere graffiato dai rovi o sporcato dal fango o magari morso da qualche vipera, visto che tutt’intorno vi sono terreni incolti. E’ logico che scendendo da esso e costeggiandolo c’è il rischio di essere investiti dalle auto che sfrecciano a gran velocità.
Sarebbe bastato dare una ripulita col decespugliatore una paio di volte l’anno. Ora le erbe ingrossandosi hanno divelto le marmette e quei tre chilometri andrebbero rifatti completamente perché gravemente sconnessi.
L’Associazione Robin-Hood aveva già segnalato il problema anni addietro alle varie istituzioni ma Provincia, Municipio XX, Anas ed Ama hanno sempre fatto a scaricabarile. Ora il danno è ormai fatto ed anche pulendo il marciapiede la pavimentazione è totalmente sconnessa. Inoltre rifiuti di ogni genere accrescono il pericolo di chi lo percorre. Nella foto i pezzi di un semaforo che si trova a terra.

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