La vera salsiccia è con la “petarda”. Festa grande a Monte San Biagio
La patria della salsiccia? Dista meno di un’ora da Roma. Già perché a Monte San Biagio, l’antica Monticelli in provincia di Latina, questo famoso insaccato non rappresenta un semplice sfizio gastronomico, quanto piuttosto una specialità che affonda le sue radici in un passato lontanissimo. Furono infatti i Longobardi i primi a portare nel basso Lazio la tradizione della salsiccia: e così ancora oggi a dargli quel gusto inconfondibile è la “petarda”, ovvero con il coriandolo, che veniva utilizzato già dall’antica popolazione germanica. Da ormai 12 anni Monte San Biagio apre le sue porte ai visitatori curiosi di scoprire questa delizia insieme ad altre ricette tipiche della cucina locale: e fra i monticelliani tutto è pronto per l’appuntamento fissato per il 4, 5 e 6 marzo nel piazzale davanti la stazione, e ancora il 12 marzo con un imperdibile percorso enogastronomico nel centro storico.
All’inizio del mese sono in programma tre giorni di festa nei quali il paese si animerà grazie anche agli stand dei prodotti tipici locali e nazionali, all’angolo dell’antiquariato, agli spettacoli folkloristici e alle band musicali che si alterneranno sul palco; poi giusto pochi giorni per ricaricare le batterie, ed ecco che sabato 12 marzo la festa “traslocherà” nel centro storico, dove sarà organizzato un percorso enogastronomico a base delle migliori ricette del territorio. Con una regina incontrastata, la salsiccia “monticelliana” condita con il coriandolo, un potente antibatterico che ne custodisce al meglio le proprietà: i Longobardi, che la sapevano lunga, ne facevano il giusto utilizzo. Questo popolo nomade, inoltre, preferiva ricavare dai maiali solo salsicce e salami, perché facilmente trasportabili e subito commestibili.
Ed ecco quindi che la gastronomia si mescola alla storia, con un processo produttivo che è rimasto praticamente immutato nei secoli; un processo antico come antica è la storia di Monticelli, che fino all’unità d’Italia Monticelli fu il primo centro abitato del Regno delle Due Sicilie in cui si imbattevano i viaggiatori che da Roma raggiungevano Napoli mediante la Via Appia: dalla Porta di San Rocco, da quella dedicata a San Vito oppure dalla Porta del Castello, non c‘è che scegliere la strada che si preferisce per entrare a visitare il centro storico medievale del paese, dolcemente adagiato su una collina a 133 metri sul livello del mare.
A cura di Fuori Porta
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