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Roma
Liste di attesa, la promessa di Zingaretti: a settembre parte il piano

Presentato il piano che abbatterà le liste di attesa nella sanità regionale. Dalle articolazioni della sanità pubblica del Lazio si uscirà con la prenotazione della visita. Il discorso vale per i medici di famiglia come per gli specialisti delle aziende e i medici ospedalieri. Nel caso della prima visita la prenotazione sarà automatica e dovrà essere fatta entro 10 giorni.

 


Questo lo snodo centrale del piano per l’abbattimento delle liste di attesa presentato oggi dal presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti. A conferma dell’importanza delle decisioni assunte per superare il punto più critico del sistema sanitario regionale, la presenza del ministro della sanità Beatrice Lorenzin che ha dichiarato: “Tengo a questo progetto in modo particolare, sia come ministro e soprattutto come cittadino di questa regione”.  
Dieci i milioni messi sul tavolo dal decreto commissariale che serviranno a finanziare progetti di potenziamento dell’uso delle attrezzature tecnologiche per 12 ore al  giorno, sei giorni a settimana, e permetterne il funzionamento, se il caso, anche nei week. Il piano parte per abbattere entro 12 settimane le liste di attesa per otto esami ecografici, e tre viste specialistiche: cardiologica, dermatologica e oculistica.
I pregresso che conta, secondo le stime regionali, circa settantamila esami, a settembre dovrà essere smaltito, ed il nuovo sistema permetterà di entrare in un percorso senza liste di attesa fuori tempo massimo.

Le Asl dovranno mettersi a lavorare
Le aziende sanitarie e ospedaliere entro un mese dovranno preparare un progetto operativo e disporre la trasparenza delle agende delle prestazioni erogabili che devono essere messe a disposizione del Recup. Oggi questo avviene solo per il 25% della produzione. Si dovrà arrivare almeno all’80%. Le agende non potranno essere chiuse. Nel progetto sono chiamati a fare la loro parte anche i private accreditati, grandi e piccoli, religiosi e laici, che però recalcitrano senza distinzioni alcuna. Prevista una stretta  sull’intramoenia. Addio dunque all'esame, tra sei mesi se prenoti, domattina se paghi. Il decreto prevede infatti uno stretto monitoraggio di inadempienze, irregolarità o situazioni in contrasto con le norme vigenti, e se riscontrate, le ASL provvederanno a una riduzione o sospensione delle attività di Libera professione (intramoenia), nei casi in cui i tempi di attesa dell'attivita' istituzionale superino, in modo sistematico e rilevante, quelli massimi indicati dalla programmazione regionale. Infine la nuova applicazione per cellulare che permetterà di avere in una tasca tutte le informazioni sulle strutture sanitarie del Lazio. Realizzata in “casa” dalla società regionale Laziocrea, la nuova applicazione permette di consultare, in modalità geolocalizzata, le strutture sanitarie presenti nel territorio laziale: Pronto Soccorso, Ambulatori di cure primarie, Centri vaccinali, Case della Salute, Guardia Medica e Farmacie di Roma e Provincia. E’ scaricabile gratuitamente dal regionale salute Lazio. L’offensiva è partita, in autunno si saprà come è andata.

 

Scarica e leggi il Decreto regionale sulle liste di attesa

 

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