Roma
M5S, la Lombardi giura: “Mai al governo con Zingaretti”. Vittoria della base
Per Barillari la Lombardi non segue più i principi M5S e convoca i ribelli a Firenze, la capogruppo però tende la mano e chiude al Pd: “Nessun accordo”
di Federico Bosi
Regione Lazio, Roberta Lombardi chiude la porta a Zingaretti ed al Pd: "Mai in giunta". Ma Barillari non ci sta e continua la sua battaglia contro la capogruppo perché "non segue più i principi fondatori di Grillo e Casaleggio" e convoca 16 mila ribelli M5S a Firenze.
C’è fermento nel Movimento 5 Stelle del Lazio. Nei giorni scorsi a far da palcoscenico ai dissidi e alle liti tra gli esponenti pentastellati sono stati i social con il ribelle Davide Barillari, colpito da una pioggia di insulti provenienti dai banchi del suo gruppo consiliare, e la “barillariana” Valentina Corrado critica nei confronti della sua capogruppo Roberta Lombardi, rea di inseguire una intesa con Zingaretti. Ma dalla blindatissima I assemblea M5S Regione Lazio dell'XI consiliatura tenutasi sabato a Roma, proprio la capogruppo alla Pisana Lombardi tende la mano all'amico ribelle Barillari chiudendo definitamente la porta al Pd ed a Nicola Zingaretti e certificando la vittoria della base del Movimento: “Lo ripeto una volta per tutte, non ci sarà nessun tipo di accordo. Non entreremo in giunta. L'unica cosa che potrà esserci in futuro è un dibattito sui singoli temi, ma nella stessa maniera in cui c'è già stato fino a poco tempo fa. Siamo e resteremo all'opposizione”.
Sulla richiesta di parere per “valutare la possibilità di nominare un nuovo presidente del Consiglio regionale”, come anticipato da Affaritaliani nella giornata di giovedì, depositata dal Pd agli Uffici Legali e Legislativo, la Lombardi dice: “Non ne ero a conoscenza. Nessuno ci ha detto e/o proposto nulla. Ma comunque ripeto: rifiuteremo qualsiasi tipo di richiesta”.
Barillari però pare non fidarsi molto dell'amica Lombardi, al punto da non ritenerla più una sana portatrice dei principi sui qui Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio crearono il Movimento 5 Stelle, fomentando così la guerra interna nel gruppo Lazio. Sul possibile passaggio al Gruppo Misto, invitato anche nei giorni scorsi dall'ex forzista Aurigemma, Barillari glissa: “Ho ricevuto tante offerte ma no, resto nel gruppo. Ci sono e ci saranno discussioni, anche accese, tra noi consiglieri ma resteranno interne al gruppo. Nessuna scissione”. Riguardo invece all'incontro dei “Ribelli della coerenza” di domenica 29 settembre a Firenze, a cui Barillari parteciperà e ne tirerà le file, dice: “L'incontro sarà aperto a tutti gli attivisti che non vogliono accordi con nessuno, sarà aperto ai 16 mila che hanno votato no all'accordo di governo con il Pd ovvero coloro che sono legati ai vecchi principi del Movimento. Discuteremo in modo serio di questo momento delicato del nostro movimento. No a scissioni ma sì a discussioni interne e proficue. Se ho paura che avvenga una espulsione di massa dei dissidenti? No, nessuno verrà cacciato”.
La consigliera Corrado, più vicina a Barillari che alla Lombardi, conferma la volontà di non fare nessun tipo di accordo con il Partito Democratico continuando così la forte opposizione alla Giunta Zingaretti ma si tira fuori dal gruppo dei ribelli: “Non parteciperò all'incontro di Firenze”.