Roma

Mafia Capitale, confiscato il tesoro di Buzzi e Carminati: valeva 27 milioni

Confisca definitiva di ville, opere d'arte, società, terreni e veicoli ad otto imputati del Mondo di Mezzo

Mafia Capitale, confiscato il tesoro di Salvatore Buzzi, Massimo Carminati ed altri sei imputati del Mondo di Mezzo: tra ville, opere d'arte, società, terreni e veicoli, sequestrati beni per 27 milioni di euro.

La confisca definitiva di una serie di beni, da parte dei militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma, riconducibili, direttamente o indirettamente, è avvenuta venerdì mattina. Il provvedimento riguarda, oltre a Buzzi e Carminati, anche Riccardo Brugia, Roberto Lacopo, Agostino Gaglianone, Fabio Gaudenzi, Cristiano Guarnera e Giovanni De Carlo.

La confisca rappresenta l’epilogo delle indagini patrimoniali svolte nei confronti degli indagati e dei loro “prestanome”, delegate dalla Dda di Roma al nucleo di Polizia Economico-Finanziaria. E gli specialisti del G.I.C.O. hanno ricostruito il “curriculum criminale” degli indagati, accertando la sussistenza dei requisiti di “pericolosità sociale” e della rilevante sproporzione tra i redditi dichiarati e i patrimoni accumulati nel tempo.

Questo procedimento, avviato dalla sezione 'misure di prevenzione' del tribunale, ha viaggiato in parallelo rispetto all'iter giudiziario ordinario. Alla fine, la Cassazione ha dichiarato inammissibili i ricorsi delle parti e ha reso definitiva la confisca di 4 società che operano nei settori immobiliare e del commercio di prodotti petroliferi; 13 unità immobiliari e un terreno tra Roma e  provincia; 13 automezzi; 69 opere d’arte di importanti esponenti della seconda metà del XX secolo (Pop Art, Nouveau Réalisme, Futurismo e Surrealismo); e numerosi rapporti finanziari.

All'ex militante dei Nar Massimo Carminati, in particolare, sono state confiscate, tra l’altro, la villa di Sacrofano e opere d’arte per un valore stimato di oltre 10 milioni di euro. Un’altra villa, nella stessa località, è stata affidata in comodato d’uso gratuito, per vent’anni, all’Asl Roma 4 per la realizzazione di una importante struttura sociosanitaria per aiutare le famiglie di pazienti con autismo. Per l'ex titolare di alcune cooperative Salvatore Buzzi, la confisca riguarda due immobili a Roma nonché le quote e il patrimonio di due società, per un valore stimato di oltre 2,6 milioni di euro.Indipendentemente dall’esito del giudizio penale, la confisca di beni è stata disposta anche a carico di alcuni 'uomini di fiducia' di Carminati, come Brugia e Gaudenzi, e degli imprenditori Lacopo, che gestiva il distributore di carburante di Corso Francia, luogo di ritrovo del sodalizio, Gaglianone, Guarnera e De Carlo.