Malato di amianto, vittoria del guerriero Dal Cin. E “vittima del dovere”
La vittima dell’amianto ottiene il riconoscimento prima di morire
Malato per essere stato esposto alle fibre di amianto, combatte da anni per sé e per i colleghi che non ci sono più. Alla fine, Antonio dal Cin, militare della Guardia di Finanza in congedo, ha vinto la sua battaglia.
Assistito dall'avvocato Ezio Bonanni, uomo di punta dell'Osservatorio Nazionale Amianto, ha ottenuto il riconoscimento tanto atteso, di “vittima del dovere”.
L'ex finanziere di Latina ha più volte raccontato, anche attraverso le pagine di affaritaliani.it, la sua storia, le sue difficoltà, la sua malattia, e lanciato numerosi appelli chiedendo di proseguire con la bonifica dei siti e delle caserme contaminate.
Il 28 maggio 2016 le era stata riconosciuta la causa di servizio: una prima vittoria che, tuttavia, non bastava. Ora l'amministrazione delle Fiamme Gialle ha messo la parola fine alla sua odissea.
“Sono emozionato, temevo che fosse rigettata la mia domanda perché ho visto tante altre domande dei miei colleghi rigettate. Penso a G. M., mio collega, maresciallo della Guardia di Finanza, esposto ad amianto morto di mesotelioma, cui è stato negato il riconoscimento di vittima del dovere e penso a tanti altri morti che attendono giustizia su questa terra. Mi riferisco naturalmente al riconoscimento del giusto indennizzo e giusto risarcimento con il riconoscimento di vittima del dovere”.
Ma l'impegno continua: “Finché avrò un filo di voce e avrò un minimo di forza continuerò a invocare giustizia per i miei commilitoni che sono deceduti per patologie asbesto-correlate e per motivi di servizio. Per questo rivolgo un appello al Comando Generale della Guardia di Finanza perché si renda giustizia a questi morti per motivi di servizio”.
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