Roma

Marino, il sindaco "Di martedì" Ma il vero show lo fa Crozza

Il sindaco di Roma appare Di martedì e in primissima serata. Per l'esordio dorato di Floris nel contenitore serale, il chirurgo che guida Roma è il primo di una serie di superospiti che segnano il ritorno della tv dopo la pausa estiva.
Se non fosse per Crozza che chiosa il suo intervento: "Roma è una città complessa ha mille problemi tra cui il sindaco Marino", ha una fissazione per le rastrelliere e una scala di priorità discutibile"  il primo cittadino esce con un pareggio tecnico dal match camomilla con Giovanni Floris.
Il conduttore apre con una domanda delicata: "Sindaco, ma lei ci vivrebbe a Roma?". Come dire, le piace la sua città? E Marino scivola sull'olio: "Ci vivo dal '79 e ci continuerò a vivere". Poi Floris tenta l'affondo: "E' governabile"? La risposta è secca ed è un ritornello che accompagna almeno tre primi cittadini passati: "E' governabile ma dovremmo avere le risorse che hanno le altre capitali".

 


C'è poi il capitolo "dolente" del funerale Casamonica. Il conduttore tenta la domanda diretta ma il sindaco risponde con altro: "Sul funerale di Vittorio Casamonica c'e' stata un'inchiesta fatta da un prefetto, Franco Gabrielli che è una persona perbene, che ha detto che c'e' stata una mancanza di comunicazione. Io credo che un funerale come quello sia un'esibizione che serve per mandare un messaggio ai vivi in una città dove io dicevo da 40 giorni dopo le elezioni che la mafia esiste. Quando io lo dicevo, il prefetto di allora diceva che non esisteva".
Ancora una domanda secca. Ignazio Marino è il sindaco adeguato? "Io speravo che me lo chiedesse, io dovrei dire di sì, però le voglio dire che sono andato a cercarmi una delle intercettazioni che domostra come governiamo noi e come governava Alemanno". E scioriona una delle migliaia di intercettazioni sui rapporti tra Carminati e la Giunta Alemanno.
Sui rapporti col premier Marino prende la ricorsa sperando andare a mèta: "Renzi  ha risposto 'io tifo per Marino ed io non ho nessuna paura di essere giudicato alla fine del mio mandato: in quel momento si giudicherà la mia capacità". "Si governa con gli atti e noi abbiamo liberato la casa dal malaffare".
Infine, il Pd e il coinvolgimento di alcuni esponenti nell'inchiesta su Mafia Capitale: sono stato il primo a dire che avevo ostacoli importanti all'interno del Pd romano: Orfini ed altri hanno dimostrato che persone che non erano delle eccellenze della politica nel Pd romano c'erano".

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