Roma

Mille autobus nuovi di zecca. Tra Cina e Turchia è già battaglia

E' la terza fornitura di bus di tutti i tempi: 415 autobus per il trasporto extraurbano, il cui acquisto è stato deciso dalla Regione Lazio che ha messo a disposizione di Cotral una linea di credito di 25,7 milioni di euro. Per la flotta di oltre 1600 mezzi che creano una rete di trasporto che va da Acquapendente a Minturno significa un rinnovo pari al 25 per cento. E sulla maxifornitura di bus Cotral che si aggiunge a quella di Atac da ben 700 mezzi, si preparano gli appetiti della case costruttrici.

Tramontata la stagione in cui le gare le vincevano tutte Iveco del Gruppo Fiat, col marchio Irisbus e Breda attraverso la concessionaria Menarini, gli oltre mille bus che arriveranno su Roma, la provincia e la regione, fanno gola ai colossi stranieri. A Roma vorrebbero piazzare i 12 metri soprattutto i tedeschi di Mercedes e Man, gli svedesi di Scania e Volbo bus, i belgi di Van Hool e i polacchi di Solaris, ma a "calare" in Italia ci pensano anche i turchi della Temsa e il colosso cinese King Long, già presenti sul mercato italiano.
Proprio i cinesi ormai possono dirsi italiani a pieno titolo poiché hanno rilevato lo stabilimento Iveco di Avellino con la società Industria Italiana Autobus divisa tra Finmeccanica e il gruppo di operatori che fa capo alla famiglia Vinella

Le due forniture, urbano per Atac e extraurbano per Cotral, differiscono non solo per i mezzi ma soprattutto per il piano finanziario che le ha generate. Per Atac si tratta di un formula di leasing, cioè di noleggio comprensivo di ogni onere e un importo biennale pari a 20 milioni di euro; per Cotral invece si tratta di un acquisto vero e proprio completo di assistenza e manutenzione completa e con la clausola che il vincitore della gara sarà costretto a dare ogni giorno la disponibilità di almeno il 97 per cento del parco. Dunque, in entrambi i casi l'obiettivo è quello di azzerare i guasti per avere il maggior numero di mezzi in strada ogni giorno. Una scommessa che ha anche come obiettivo quello di azzerare gli appetiti delle manutenzioni, oggetto di scandali e inchieste.