Roma

Minimarket, una giungla Capitale. Esposto della Lega alla Guardia di Finanza

Santori: “Subito un intervento deciso e maggiori e sistematici controlli su minimarket e negozi di ortofrutta trasformati in suk"

Minimarket e frutterie etniche nel mirino della Lega: un esposto alla Guardia di Finanza e una richiesta di intervento al Campidoglio per porre fine alla deregulation del commercio di Roma.

Fabrizio Santori, capogruppo della Lega in Comune attacca duramente l'operato della giunta Gualtieri e promette battaglia. 

L'esposto

“Subito un intervento deciso e maggiori e sistematici controlli su minimarket e negozi di ortofrutta, quasi sempre trasformati in suk ormai dilagati ovunque. Attività gestite soprattutto da extracomunitari e dalle dubbie condizioni legali sui contratti di lavoro e su molto altro ancora. Sicurezza, decoro, igiene e sanità, rispetto dei permessi e delle regole, delle ordinanze per il decoro e contro la movida molesta e il pagamento dei tributi, sono a rischio. La Lega rilancia ancora il grido di allarme dei commercianti regolari la cui attività è messa a repentaglio anche da orari continuati di 24 ore, prezzi ribassati e personale le cui condizioni lavorative andrebbero attentamente scandagliate per evitare evidenti concorrenze sleali ma ignorate dalle istituzioni”. Lo dichiara in una nota il capogruppo della Lega in Campidoglio Fabrizio Santori, che ha presentato un esposto alla Prefettura e alla Guardia di Finanza chiedendo un rafforzamento delle attività di verifica e di tutela delle filiere e delle attività commerciali coinvolte.

"Intervenga il Prefetto"

“Chiediamo che la questione sia discussa anche nell’ambito del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, e l’istituzione di un tavolo tecnico che porti finalmente e presto a risolvere una situazione di grave degrado che umilia la città, le cui regole e la cui popolazione sono ormai lo zimbello dell’arroganza di alcuni. Il danno si allarga dunque di continuo, colpendo anche bar e ristoranti, mentre Roma affonda sempre di più nel pericolo e nell’incuria”, conclude Santori.