Roma

Movida folle all'Eur, accordo tra locali e Questura: ballano solo maggiorenni

Nuovo protocollo d'intesa tra la Questura di Roma e le discoteche dell'Eur: ingresso per solo maggiorenni e buttafuori formati ad hoc

Regole ferree e maggiore sicurezza nelle discoteche: questo il fine del protocollo d'intesa, firmato lunedì in Questura di Roma, tra il Questore Carmine Esposito e i responsabili dei principali locali dell'Eur per contrastare la follia dei ragazzi che vivono la movida notturna della zona, spesso teatro di spaccio e risse.

 

“Questa firma, giunta alla quarta edizione, sottolinea l'importanza del partenariato pubblico-privato, e si pone nella logica del raggiungimento del rispetto della legge, anche e soprattutto, tramite una costante e fruttuosa collaborazione tra privati cittadini e le forze dell'ordine”, ha sottolineato la Questura. In virtù di questo protocollo i titolari dei locali firmatari dovranno porre una maggiore attenzione per tutto ciò che concerne la sicurezza nelle loro discoteche.

Tra i principali oneri, dovranno adottare uno specifico “regolamento d'uso”, visibile a tutti, consentire l'ingresso nei locali ai soli maggiorenni, impiegare personale selezionato e formato alla sicurezza, mantenere costanti contatti con le Forze dell'Ordine, predisporre un adeguato sistema di videosorveglianza e rendere più visibili le aree circostanti alle rispettive strutture. In particolare, i locali interessati sono: Spazio Novecento, Room 26, Exe e San Salvador.

La Questura di Roma, attraverso il Commissariato competente per zona, si impegnerà, dal canto suo, a visionare gli elenchi del personale impiegato nella sicurezza dei locali, a organizzare incontri tesi alla formazione degli operatori e a sensibilizzare i gestori dei locali a diffondere un'adeguata campagna mediatica contro l'uso di droghe, alcol e fumo. La firma di questo documento sottolinea, senz'altro, la considerazione che la Polizia di Stato nutre nei confronti dei privati cittadini che esercitano la loro libertà di iniziativa economica, purché, ovviamente, avvenga nel pieno rispetto della legge.

“Grazie a questo protocollo i problemi nel nostro locale sono drasticamente diminuiti. Gestire ogni fine settimana questi ragazzi sempre più influenzati dalle più famose serie tv, da cui non riescono a prendere un distacco, è sempre più difficile. L’aiuto tempestivo delle forze dell’ordine è fondamentale, ed è soprattutto un deterrente per tenere lontani i possibili avventori malintenzionati”, afferma Gianluca D’Ettorre, tra i gestori e organizzatori del Room 26.