Roma
Multopoli in Comune: cancellate sanzioni per 17 mln. Nella bufera 5 dipendenti
Multe per oltre 17 milioni di euro cancellate ad amici e parenti. Maxi operazione della Guardia di Finanza
Bufera "multopoli" in Campidoglio, evase cartelle esattoriali per 17 milioni di euro: maxi truffa di 5 dipendenti comunali.
L'operazione delle fiamme gialle nasce dalla segnalazione di una funzionaria "dell'Ente locale", che "allarmata dalla mole di discarichi effettuati al di fuori delle procedure ordinarie - si legge in una nota - ha presentato all’Autorità giudiziaria contabile, nonostante i tentativi dei suoi superiori di ostacolarla, anche mediante l’irrogazione di sanzioni disciplinari".
Un sistema ben pensato con a capo del Dipartimento Risorse Economiche di Roma Capitale, che ha permesso a un gruppo di debitori "privilegiati", dal 2008 al 2015, di evitare multe per danno erariale di oltre 17 milioni. Un sistema di "discarico" illecito di cartelle legate a violazioni del codice della strada.
Per gli stessi fatti, già lo scorso mese di gennaio le Fiamme Gialle avevano eseguito il sequestro di conti correnti, immobili, autovetture e partecipazioni societarie, disposto dal G.I.P. del Tribunale di Roma su richiesta delle locale Procura della Repubblica.
Tra i protagonisti in negativo della vicenda troviamo Pasquale Libero Pelusi, ex responsabile del Dipartimento risorse economiche di Roma Capitale e coinvolto già nell'inchiesta di gennaio, Antonella Bocci, Laura Cirelli, Maria Rita Rongoni e Patrizia Del Vecchio.
Nell’invito a fornire giustificazioni, l’Autorità giudiziaria contabile ha addebitato, oltre al danno patrimoniale derivante dal mancato incasso delle sanzioni, anche il danno “da disservizio”, quantificato in base agli emolumenti percepiti nel medesimo arco temporale dai responsabili, per aver rinunciato a “perseguire l’interesse pubblico mediante l’esercizio della potestà punitiva”, così compromettendo la funzionalità e l’imparzialità degli uffici di Roma Capitale.