Mussolini è tornato e Frank Matano lo scambia per un comico: il film
Il Duce compare a Roma dopo 80 anni: tutto è cambiato eppure la gente sembra la stessa
A 80 anni dalla sua scomparsa, Benito Mussolini ricompare a Roma e si mette in testa di riconquistare il Paese.
Cosa succederebbe se questo accadesse davvero? Gli italiani si ricorderebbero di lui e delle conseguenze del fascismo o tornerebbero ad ascoltarlo? Luca Miniero pone al pubblico queste domande con la sua pellicola “Sono Tornato”, in uscita il 1 febbraio.
Protagonisti Massimo Popolizio, nella parte del duce, e Frank Matano, che interpreta Andrea Canaletti, un documentarista allo sbaraglio che riprende per caso la comparsa di Mussolini a Roma. Credendo si tratti di un comico, Canaletti aiuta il Duce a ottenere il successo sperato e lo accompagna tra teatri e comparsate tv.
Il mondo in cui si ritrova il Duce è molto diverso da quello che ha lasciato con la caduta del fascismo, ma al contempo le persone sembrano ragionare allo stesso modo: “Eravate un popolo di analfabeti, dopo 80 anni torno e vi ritrovo un popolo di analfabeti” diventa quindi una delle frasi chiave del film.
E se da un lato non ci aspetteremmo mai di veder Mussolini intonare in macchina “Lasciatemi Cantare”, dall'altro la comicità racchiude anche un tono tragico quando un'anziana lo riconosce: “Quegli occhi non si dimenticano: anche allora la gente rideva, anche allora credevano che fosse solo un comico”.
Oltre a Popolizio e a Matano, fanno parte del cast Stefania Rocca, Gioele Dix, Eleonora Belcamino, Ariella Reggio, Massimo De Lorenzo e Giancarlo Ratti.