Roma
Nuova grana per l'Atac. Torna il sindacato duro e puro: il Sul
Parla Antonio Pronestì: eletto all'unanimità segretario nazionale dall'assemblea organizzativa di settore il 21 giugno
Torna il sindacato duro e puro: nessuno sconto per le aziende dei trasporti. Il Sindacato Unitario Lavoratori ritorna ad occuparsi di uno dei temi più spinosi: quelli dei trasporti pubblici a Roma.
Mercoledì 21 giugno Pronestì è stato eletto segretario nazionale all'unaminità durante l'assemlbea organizzativa di settore. E per Pronestì è l’ora che i lavoratori tornino al centro dell’attenzione.
Il Sul dopo diverso tempo assente dalle scene del trasporto pubblico, ora è tornato
“Il Sul è presente nel pubblico impiego, nella sanità pubblica e privata e nelle aziende di servizi ecologici. Per un progetto aggregativo nel 2018 aveva sospeso l’attività nel settore dei trasporti pubblici, ma l’esperienza non ha dato gli esiti sperati e per dare risposte concrete ai lavoratori che chiedevano di poter tornare alla casa madre, la Segreteria Nazionale del Sul il 1 giugno 2022 ha deliberato all’unanimità la riapertura dell’attività sindacale nel settore dei trasporti”.
Cosa vuol dire per lei fare sindacato?
“Noi riteniamo che il sindacato sia lo strumento per l’autodeterminazione dei lavoratori a difesa e tutela dei propri diritti. Cioè, vogliamo che il lavoratore si autodetermini e si impegni in prima persona da protagonista per un futuro migliore. Vogliamo interpretare alla lettera il significato etimologico di sindacato che si traduce in: insieme per la giustizia. Di conseguenza puntiamo alla partecipazione e all’impegno di ogni singolo lavoratore per attuare una politica sindacale che si basa sulla tutela e difesa dei diritti ma nello stesso tempo si dedica a risolvere e affrontare i problemi giornalieri della categoria”.
Quali sono i problemi del trasporto pubblico
“Tra i grandi problemi del Settore c’è la non corretta applicazione dell’orario di lavoro degli autisti e in particolare nelle aziende che fanno servizio urbano e sono privi di cronotachigrafo. Infatti, nella maggior parte dei casi i turni di servizio non rispettano quanto previsto dall’articolo 178 del codice della strada. Più leggero è l’impatto per le aziende che svolgono attività extra urbana a cui si applica l’articolo 179 del Codice della strada che nella sua applicazione rispecchia quanto previsto dalla Direttiva Europea 561 del 2006,
anche se la confusione normativa – nella nostra nazione – lascia spazio ad un’interpretazione di comodo, vedi ad esempio i turni a più riprese - cosiddetti turni a nastro – che alcune aziende non conteggiano come orario di lavoro giornaliero”.
Qual è la situazione dell’Atac di oggi?
"L’altro grande problema del sistema è il tentativo incomprensibile della politica di aprire il settore ai privati per creare concorrenza, una posizione da scartare a priori se si guardasse ciò che succede a Roma. Con Atac abbiamo avuto la fortuna e la sfortuna di sperimentare il privato nelle periferie ed è palese a tutti che anche se Atac non naviga nell’oro, i privati nelle periferie romane per far quadrare i conti mortificano i lavoratori e la qualità del servizio offerto. Per queste esperienze romane e per le esperienze sul territorio nazionale il Sul è contro le privatizzazioni nel settore e qualora fosse un processo irreversibile pensiamo che sia necessario prima risolvere il problema del nanismo aziendale che regna nella nostra nazione. A tal proposito, non possiamo che condividere il lavoro svolto dalla commissione Ministeriale guidata dal professor Mattarella che affronta finalmente il problema del Tpl in tutte le sue criticità. Ora non resta che aspettare la riforma preannunciata del settore per verificare nei dattagli i provvedimenti che il Governo intende adottare".