Roma

Pd, il "motore" di Zingaretti si chiama Smeriglio. Le carte dicono “Europa”

Il vicepresidente della Regione Lazio, Massimiliano Smeriglio al test delle carte napoletane. Ecco cosa vede Beatrice 241

di Beatrice 241 *

Massimiliano Smeriglio, “motore” della campagna per le primarie di Nicola Zingaretti, vede l’appuntamento del 3 marzo non solo come il momento della designazione del nuovo segretario del Partito Democratico, ma più arditamente come l’inizio di un rinnovamento.

Politica e rispetto per l’ambiente, secondo Smeriglio, dovranno saper promuovere stili di vita più sostenibili; ma soprattutto ci si dovrà impegnare a ricreare un sistema economico stabile capace di ristabilire un equilibrio sano tra vita dei cittadini e politica. Un progetto, il suo, che varca i confini nazionali e coinvolge l’Europa dove, sempre secondo Smeriglio, è tempo di ristabilire motivi, necessità e interessi che hanno portato allora alla sottoscrizione di quell’unione.

A prima vista, quanto già scritto si può pensare che sia stato estrapolato da qualche discorso di Massimiliano Smeriglio, oggi Vicepresidente alla Regione Lazio e coordinatore di Piazza Grande (il movimento di Zingaretti), in realtà è quanto mi dicono di lui le mie 40 lame napoletane che ho aperto per conoscere meglio questo politico, scrittore, impegnato fino al 3 marzo nel cercare di portare linfe nuove al Partito Democratico.

Smeriglio è un Toro, nato l’8 maggio 1966, e come tale nel 2019 dovrà affrontare nuove sfide e incredibili cambiamenti. Le mie carte gli suggeriscono di approcciarsi alla realtà con un atteggiamento diverso dal suo solito, ricordando, di tanto in tanto, che la realizzazione di qualsiasi sogno passa attraverso la consapevolezza di un totale risveglio. Anche per questo, dicono ancora le mie napoletane, non è più tempo di attendere, è tempo di attuare scelte coraggiose: lasciare, piuttosto che essere lasciato, pur di percorrere fino in fondo quel cammino di rinnovamento individuato. Una sequenza di carte con il seme di bastoni, mi lasciano poi intendere che le Primarie rappresentano, per Smeriglio, un transito, ma raccomandano però di ripetere nel suo intimo, come un mantra, quel grido di battaglia: “Chi mi ama mi segua”, perché non è saggio lottare per una palude, o meglio in una palude, che inghiotte oltre che i corpi anche i più ispirati propositi.

Le carte scendono ancora assegnandomi un compito: incoraggiare Massimiliano Smeriglio nel portare avanti interventi incisivi, forse arditi, ma che rappresentano la via di uscita, o meglio la strada del vero rinnovamento perché capaci di far nascere nuove dinamiche politiche e sociali. Per fare questo il loro consiglio è quello di guardare al passato con occhio attento e critico per poi proiettare lo sguardo verso un futuro, che deve poter nascere oggi, che sia diverso e nuovo. Vedo però una condizione: Massimiliano Smeriglio deve saper mantenere il suo occhio lucido, capace di guidare un’azione che non perda mai di vista sia i temi della giustizia che quelli della libertà individuale.

Con tale determinazione ed entusiasmo sarà possibile vincere ogni resistenza al nuovo, tanto che il 2019 potrebbe rappresentare un vero momento magico per Massimiliano Smeriglio. Tanto più che proprio il suo segno zodiacale lo caratterizza per quella sua costanza che lo porta a non lasciare mai nulla di incompiuto.

*Beatrice 241 è una donna fervente cattolica, appassionata di lettura delle carte

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