Roma
Pescheria da incubo chiusa: locale senza autorizzazioni. Titolare denunciato
Il pesce presenta nella pescheria, oltre un quintale, è stato sequestrato e donato ad associazioni benefiche della Capitale
Pescheria da incubo chiusa in Prati: il locale era senza autorizzazioni. L'indagine partita quando gli agenti del commissariato di zona hanno fermato un egiziano classe 1989 dipendente della pescheria, sul quale pendeva un ordine di espulsione.
Da lì sono partiti i controlli sull'attività durante i quali sono emerse numerose violazioni autorizzative per cui la pescheria è stata temporaneamente chiusa ed il pescato, più di un quintale di varia specie e pezzatura, è stato sequestrato.
Il pesce, una volta dichiarato commestibile, è stato donato ad associazioni benefiche assistenziali fra le quali la C.R.I., l’ A.C.L.I., la comunità S. Egidio e Opera di San Giustino. Le associazione, che hanno particolarmente apprezzato quanto ricevuto, hanno cucinato e distribuito il pescato donato già dalla prima somministrazione dei pasti ai bisognosi dei quartieri.
Il titolare del locale, egiziano di 44 anni, destinatario di verbali di illeciti derivanti dalla gestione della pescheria, è stato anche denunciato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
L’intera operazione, effettuata dal commissariato di Polizia Prati, ha visto la collaborazione del personale della capitaneria di porto di Roma e dell’ Asl territoriale competente.