Roma
Plastica e batteri, i laghi del Lazio sono inquinati: Sabaudia “maglia nera”
Monitorati dalla Goletta dei Laghi di Legambiente 9 bacini del Lazio: su 23 prelievi, 11 punti sono fuori limiti di legge
I laghi del Lazio sono inquinati, dai monitoraggi della Goletta dei Laghi di Legambiente arriva la conferma: su 23 prelievi, 11 punti sono oltre i limiti di legge. Bene Bolsena e Bracciano rispetto allo scorso anno, tragedia a Sabaudia e Fogliano: sono fortemente inquinati.
Su 23 punti monitorati in 9 laghi laziali, 5 sono risultati “inquinati” e 6 “fortemente Inquinati”. È questo, in estrema sintesi, il bilancio della decima tappa della Goletta dei Laghi, che dal 24 al 29 luglio 2019 ha monitorato la qualità delle acque interne nella regione Lazio. La campagna di Legambiente è realizzata in collaborazione con il CONOU (Consorzio nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati) e Novamont.
Da 14 anni la Goletta dei Laghi rileva le principali fonti di criticità per gli ecosistemi lacustri: gli scarichi non depurati e inquinanti, la cementificazione delle coste, la captazione delle acque, l’incuria e l’emergenza rifiuti, in particolare l’invasione della plastica, che non riguarda soltanto mari e oceani, ma anche fiumi e laghi. Ci sono ancora diversi punti critici che insistono sui laghi laziali e sono caratterizzati da scarichi che purtroppo continuano a sfuggire al controllo e alle azioni delle amministrazioni, che dovrebbero invece mettere in cima all’agenda politica la tutela dei bacini lacustri. La qualità della acque, infatti, non soltanto garantisce l’economia legata al turismo, ma preserva anche la biodiversità, il benessere del territorio e, in generale, i preziosi servizi ecosistemici forniti dai laghi.
Durante la campagna nel Lazio, oltre al problema degli scarichi non depurati che ancora arrivano nei laghi, si è toccato una tema cogente legato sia all’utilizzo massiccio dei fitofarmaci che alla conversione dei terreni agricoli a monocultura intensiva, soprattutto sui laghi di Vico e di Bolsena in provincia di Viterbo. Queste criticità comportano grandi utili per le multinazionali e per alcuni coltivatori locali che, in cambio di pochi spiccioli, svendono il territorio e ne compromettono il futuro. L’azione della Goletta nel Lazio ha sottolineato come questi problemi che vadano affrontati immediatamente e con risolutezza, perché si rischia di innescare crisi irreversibili che potrebbero deteriorare irrimediabilmente la ricchezza del territorio e l’economia ad esso connesso.
“Dopo le analisi e le iniziative sui territori, rendiamo noti tutti i risultati, chiedendo alle amministrazioni di intervenire rapidamente per annullare ogni criticità venuta alla luce – dichiara Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio –. Se da un lato emergono, a Bolsena e Bracciano, situazioni con meno problemi rispetto ai monitoraggi degli anni scorsi, è chiaramente peggiore il dato che arriva dai laghi di Sabaudia e Fogliano dove, in tutti i punti monitorati, abbiamo trovato acqua fortemente inquinata dalla presenza di microrganismi di origine fecale, direttamente provenienti da scarichi civili non depurati; dopo anni torna ad esserci un punto critico anche nel lago Albano”.
“Come espresso durante le giornate scorse – prosegue Scacchi - oltre a chiedere di risolvere i problemi legati ai reflui fognari, siamo completamente al fianco delle amministrazioni a difesa del territorio: ci batteremo contro le monocolture agricole da noccioleti che tanto male hanno fatto al lago di Vico e che mettono ora a rischio il lago di Bolsena. Ci riempie di orgoglio, poi, poter accompagnare la creazione del biodistretto di Amatrice che, intorno al Lago di Scanderello, sta dando una chiave nuova di sviluppo territoriale sostenibile alle aree colpite dal sisma.”
“Infine – conclude Scacchi - siamo a disposizione di quanti stanno promuovendo Contratti di Lago, strumento ideale per superare le criticità del territorio, difenderlo dai rischi idrogeologici e tutelare la biodiversità che, grazie all’azione e alle risorse messe a disposizione dall’ufficio di scopo regionale, si sta diffondendo positivamente in ogni ambito idrologico del Lazio”.
I DETTAGLI DELLE ANALISI MICROBIOLOGICHE SUI LAGHI LAZIALI
Quello di Legambiente è un campionamento puntuale che non vuole sostituirsi ai controlli ufficiali, né pretende di assegnare patenti di balneabilità, ma restituisce comunque un'istantanea utile per individuare i problemi e ragionare sulle soluzioni. Nelle analisi della Goletta dei Laghi vengono prese in esame le foci dei fiumi, torrenti, gli scarichi e i piccoli canali che si trovano lungo le rive dei laghi, punti spesso segnalati dai cittadini attraverso il servizio SOS Goletta. Queste situazioni sono i veicoli principali di contaminazione batterica di origine fecale, dovuta all’insufficiente depurazione che, attraverso scarichi e corsi d’acqua, arriva nel lago.
LAGHI DI SABAUDIA E DI FOGLIANO
Per quanto riguarda i dati di campionamento microbiologico, tre punti su tre sono risultati, secondo i parametri di Goletta dei Laghi, ampiamente fuori dai limiti per quanto riguarda il lago di Sabaudia, precisamente nei punti di fronte al canale alla fine di strada Selva Piana, sul canale su via Orsolini Cencelli e sul canale su Via dei Bersaglieri; allo stesso modo, l’unico punto campionato sul lago di Fogliano, presso il canale su Strada Litoranea 6260, è risultato fortemente inquinato.
LAGHI DI BOLSENA E DI VICO
Sul lago di Bolsena, quattro punti su sei sono risultati, secondo i parametri di Goletta dei Laghi, fuori dai limiti, di cui uno, quello nel comune di Gradoli presso La Grata, fortemente inquinato. Gli altri punti considerati inquinati sono quelli di San Lorenzo Nuovo, nella località Oppietti, di Grotte di Castro, nella zona dei Prati Renari, e presso Le Naiadi, nel comune di Bolsena. Non emergono criticità nei prelievi sul lago di Vico, i cui punti campionati, a Caprarola e a Ronciglione, risultati entrambi entro i limiti.
LAGO DI CANTERNO
Il lago di Canterno, nella provincia di Frosinone, è risultato senza criticità in entrambi i punti campionati, al fosso del diluvio e a metà della sponda ovest del bacino lacustre. Da sottolineare come, all’indomani del passaggio dei tecnici di Legambiente, siano giunti al lago, portati dalle consistenti piogge recenti, evidenti scarichi non depurati. Legambiente ha dunque prontamente allertato Arpa Lazio, dalla quale si attende un report sull’accaduto.
LAGO DI BRACCIANO
Quattro i punti monitorati sul lago di Bracciano, nei comuni di Trevignano Romano, di Bracciano e di Anguillara Sabazia. Il primo, sul canale all’incrocio tra via della Rena e via San Pietro, è risultato “fortemente inquinato”, superando le soglie considerate nei parametri di Goletta dei Laghi. Fuori dai limiti anche il punto campionato nella località Rio della Mole, a Bracciano, presso la foce del fosso Grotta Renara. Puliti invece gli ultimi due punti, nella località di La Lobbra, a Bracciano, e a Vigna di Valle, nel comune di Anguillara Sabazia.