Politica corrotta e malaffare: a teatro con lo scandalo della Banca Romana
Il 12 maggio al Teatro Sociale di Amelia va in scena lo spettacolo di Gennaro Francione
Torna a teatro Gennaro Francione riproponendo lo spettacolo “La cricca della Banca Romana” per la regia di Luigi Di Majo.
È di nuovo in campo il giudice drammaturgo di Torre del Greco, questa volta al Teatro Sociale di Amelia, dove venerdì 12 maggio andrà in scena la sua opera tratta da Rome’s Banksters circus (di Gennaro Francione e Luigi Di Majo ed dito da Herald), spettacolo che riunisce le inchieste giudiziarie e parlamentari di uno dei più conosciuti casi politico-finanziario d’Italia.
Ieri come oggi, il malaffare che soggiorna nelle banche italiane è conosciuto a tutti, così come lo scandalo della Banca Romana che vide coinvolti nel 1870 banchieri dirigenti, ma anche politici, uomini d'affari, giornalisti e scrittori, durante una frenesia edilizia che ha investito Roma, appena divenuta Capitale.
Caduto lo stato Pontificio si viveva con una irrefrenabile euforia. Il valore dei terreni schizzato alle stelle genera il boom delle banche, autorizzate a battere moneta per conto del governo italiano.
Ma la speculazione edilizia e la bramosia dei politici conducono alla catastrofe. Al centro del tracollo è la Banca Romana, che incredibilmente ha messo in circolazione ben 50 milioni (svariati miliardi di oggi) di banconote false, stampate clandestinamente a Londra e che iniziano a circolare unitamente al vecchio conio, mai ritirato dalla circolazione.
Abile e spregiudicato affarista, il primo macchinista della truffa è il governatore dell’Istituto, Bernardo Tanlongo, colluso fino all’osso che di fronte all’evidenza non poté che ammettere la verità, già proposto per la nomina a senatore dallo stesso presidente Giolitti, che divenne la vittima politica d’eccellenza.
Gli esiti di processi e le commissioni d’inchiesta parlamentare sono storia ma se non la si conosce è bene andarla a vedere e farsela raccontare dalla sapiente penna di Francione.