Roma
Primavera sinonimo di allergia. Pollini: a Roma aprile è il periodo peggiore
Allergie, a Roma il 60% dei pollini sono graminacee e fioriscono tra aprile e giugno. Attenzione ad alcuni frutti e verdure. Ecco le precauzioni da seguire
di Federico Bosi
La primavera è sinonimo di allergia ai pollini. A Roma questo è il periodo peggiore: il 60% dei pollini sono graminacee e la loro fioritura è tra aprile e giugno. Per gli allergici, mangiare frutta e verdura può diventare un pericolo. Ecco però i rimedi efficaci contro le allergie: parla l'esperto.
Lo sbocciare dei fiori durante la primavera mette a dura prova il benessere delle persone. L'allergia ai pollini può sembrare un semplice raffreddore ma in realtà è molto di più e va curata nel modo corretto e dopo aver effettuato mirati test allergici in modo tale da venir a conoscenza di quali sono i pollini a cui si è allergici. Parla ad Affaritaliani.it il professor Tullio Frediani, già Responsabile del Servizio di Allergologia Pediatrica del Dipartimento di Pediatria e Neuropsichiatria Infantile del Policlinico Umberto I e già docente nel Master in Immunologia ed Allergologia Pediatrica dell’Università “La Sapienza” di Roma.
Professore, partiamo dalle basi. Allergia ai pollini, quali sono i primi sintomi che una persona allergia si ritrova ad avere?
“In linea generale, i primi sintomi sono la rinite acquosa, prurito al naso e lacrimazione degli occhi. Ma i sintomi cambiano anche a seconda del polline al quale si è allergici. Per esempio gli allergici alla parietaria spesso possono avere attacchi di asma”.
Quali sono i pollini più diffusi qui su Roma?
“A Roma, il 60% dei pollini sono graminacee e questo è il periodo della loro fioritura. Il loro picco è infatti registrato tra i mesi di aprile, maggio e giugno. Ma bisogna stare attenti anche nei mesi successivi perché in collina le graminacee impollinano più tardi, verso luglio. Inoltre le graminacee sono dei pollini che “incrociano”, ovvero se si è allergici ad una graminacea, sicuramente lo si è anche a tutte gli altri appartenenti a questa famiglia (avena, segale, orzo, ndr)”.
Come fa una persona ad accertarsi se è allergico o no? Quali test deve svolgere?
“I test cutanei, come il “prick test”, sono i più efficaci. Il prick test si esegue pungendo leggermente la cute con un’apposita lancetta e applicando una goccia di allergene sulla cute dell’avambraccio. Se il test è positivo, nel giro di alcuni minuti compare un piccolo rigonfiamento pruriginoso nel punto in cui è stato applicato l’allergene. Questo avviene a causa della reazione dell'allergene con gli anticorpi”.
Lei è esperto di allergologia pediatrica. Le allergie nei più piccoli sono più difficili da curare? Sono più pericolose?
“No, non c'è differenza tra adulti e bambini. Ma nei più piccoli, se viene eseguita una terapia adeguata, è più facile diminuirne la gravità. Questo è possibile perché nei bambini il sistema immunitario risponde meglio e più velocemente. La cura che di solito si somministra è quella a base di allergeni via bocca”.
Professor Frediani, si può diventare allergici anche da adulti?
“Purtroppo si, si può diventare allergici anche successivamente, non c'è un'età tipica. Il picco è registrato nell'età della adolescenza perché si è più esposti ai pollini. Nei bambini molto piccoli infatti le allergie sono meno diffuse perché non hanno molte stagioni alle loro spalle e non sono stati a contato troppo tempo con i pollini”.
Ci sono alimenti da evitare in caso di allergie ai pollini?
“Si, ogni polline crocia con determinate frutte e verdure. Per esempio gli allergici ai pollini della betulla, che fiorisce tra febbraio e marzo, sono i più colpiti. La betulla infatti crocia con la mela, la pera, la pesca, il kiwi e la ciliegia. In caso un allergico assuma uno di questi alimenti, avviserà subito un prurito al palato ed alla lingua. In ogni caso non è pericoloso assumere questi alimenti tranne la pesca non sbucciata. Questa può essere pericolosissima”.
Che cura consiglia di seguire per gli allergici? Quali sono i rimedi? È sconsigliato abusare di antistaminici?
“Prima era più complicato tenere a bada le allergia ma oramai esistono degli antistaminici di seconda generazione che non danno più sintomi come la sonnolenza come accadeva in passato. Un altro ottimo rimedio è quello di utilizzare degli spray nasali al cortisone. Sia gli antistaminici che gli spray nasali possono essere utilizzati anche quotidianamente”.