Roma
Principe Ruspoli: "Presente". Al funerale di Lillo il saluto della Destra
Un paracadutista in uniforme spezza il silenzio al termoine del funerale del principe Lillo Ruspoli
“Principe Sforza Ruspoli: PRESENTE!” l’ultimo saluto al Principe Lillio Ruspoli scatta davanti al feretro all’uscita dalla chiesa, per bocca di un paracadutista con il basco amaranto e la giacca grigioverde che fa anche il saluto militare.
Ma nessun braccio si tende e nessuno dei presenti azzarda il saluto romano. Il Principe è arrivato puntuale alle dodici in una strepitosa Rolls Royce del 1971. Per lui viene tolta la pesante catena in ferro che impedisce l’accesso alle automobili dei “comuni mortali” l’accesso a quella che più che essere una piazza è un salotto. L’occhio vigile di un poliziotto in borghese radiomunito sorveglia discretamente l’afflusso, due carabinieri in divisa si tengono a distanza.
Ad attenderlo corone e mazzi di fiori firmati quasi esclusivamente con nomi di battesimo, solo su una spicca il cognome di un casato tedesco, le dediche che accompagnano le firme sui libri delle onoranze sono in cinque lingue.
L'ombra di Andreotti di affaccia dallo storico studio di San Lorenzo in Lucina
L’ombra di Andreotti vigila dalle finestre di quello che fu il suo studio. Una cerimonia in cui la nobiltà è stata compostissima anche se qualcuno non ha resistito al selfie davanti ai cancelli della Basilica di S. Lorenzo in Lucina. A turbare la scena in bianco e nero arriva un cardinale che sorride e fa cenno ai fotografi di ritirarsi, ruba la scena a una dama attempata che è in tutto e per tutto identica a Oriana Fallaci negli ultimi tempi incluso il cappellone a falghe larghe d’ordinanza. Un funerale leggermente sottotono, il contrario di quello del fratello maggiore Dado, l’attore. Le cronache raccontano che dopo le sue esequie gli intervenuti si ritirarono per festeggiare in un locale poco lontano da via del Corso.
Tra i nobili romani sigarette spente
Nessuno tra i nobili e gli appartenenti al “generone romano” fuma aspettando l’inizio della cerimonia, oppure resiste per il tempo della funzione che alla fine termina alle tredici e quaranta. Mentre il carro procede lo stesso percorso in senso inverso una chitarra in lontananza intona O’Sole mio in spagnolo. Il Principe andrà al Cimitero del Verano nella cappella di famiglia, ma le agenzie di stampa riportano che la piazza è temporaneamente interdetta forse per manifestazioni di studenti. Come avrebbe detto il Principe: “i contadini tornino a impugnare la vanga, gli studenti a studiare”.