Pulizie Atac, gara pasticcio da 31 mln di euro: “Scusate ci siamo sbagliati”
Il caso della "comunale "Multiservizi: appalto diretto nel 2016, nel 2017 gareggia come un privato
Trentuno milioni di euro di appalto per pulire 8 depositi dell'Atac e l'intera flotta di bus e tram: ma la gara delle pulizie più grande d'Italia dopo le Ferrovie dello Stato profuma di pasticcio.
Due le singolari anomalie: intanto alla gara bandita da una società del Comune di Roma partecipa un'altra società del Comune di Roma, come se il Campidoglio corresse contro se stesso; e poi la commissione aggiudicatrice nella seduta dell'11 maggio scorso ha aperto le buste e calcolato la graduatoria provvisoria, salvo riconvocare la seduta il 17 maggio per “confessare” un errore nell'algoritmo con il quale vengono calcolati i punteggi e procedere così ad un nuovo ricalcolo. Roba che in Paesi normali porterebbe all'annullamento della gara e ad una nuova indizione, ma nel meraviglioso mondo dell'Atac si è trasformata in un simpatico “scusate ci siamo sbagliati”. Così sul tesoretto delle pulizie si preparano esposti e ricorsi.
A partire dallo strano ruolo della Roma Multiservizi, la società controllata dal Comune di Roma attraverso l'Ama che detiene il 51 per cento e con li restante 49 per cento diviso tra Manutencoop e La Veneta Servizi, che si è aggiudicata il lotto 4 per il deposito di Portonaccio con un ribasso d'asta del 29,89% a fronte di un ribasso medio di gara del 19 per cento. Ma Mulitservizi è anche la società uscente alla quale l'ex Dg Rettighieri nell'agosto del 2016 aveva affidato l'intero appalto delle pulizie in piena emergenza e ad affidamento diretto, per un importo di 23 milioni di euro. Dunque, nel 2016 Multiservizi con l'alibi che è società del Comune beneficia di un affidamento diretto; nel 2017 si comporta come un privato qualunque e, grazie ad un ribasso straordinario, da 8 lotti che aveva l'anno precedente, ne spunta solo uno.
L'altra anomalia che suscita più di un interrogativo è quella della doppia sessione che la commissione aggiudicatrice ha dovuto mettere in piedi per l'aggiudicazione a causa di un errore che ha cambiato completamente lo scenario dei ribassi.
Qualche esempio. Per il superlotto 2 dei depositi di Grottarossa-Montesacro la seduta dell'11 maggio aveva aggiudicato con un ribasso d'asta del 20,28 che si è trasformato il 17 maggio in 29,31. E che dire del lotto 7 Tor Sapienza che in prima seduta era stato aggiudicato con un ribasso minimo del 4,31 e 6 giorni dopo viene aggiudicato provvisoriamente con un bel -22,10- Stessa sorte per il lotto del deposito di Magliana dove si passa dal 5,91 della prima seduta al 14,20. Di ribasso in ribasso, tra la prima e la seconda seduta di commissione, le imprese hanno contenuto le perdite in appena il 5 per cento che si traduce in un risparmio minimo da parte di Atac.
Chi ha vinto la gara
E ora i player che lucideranno bus, tram e depositi: Team Service un'ati composta da Team Service e Snam Lazio Sud fa capo all'imprenditore Claudio Lotito si aggiudica 2 degli 8 lotti, alla Papalini di Pesaro il lotto 2 da 8 mln di euro. Poi c'è la Roma Multiservizi il lotto 4 da 5 mln, alla torinese Boni il loto 5 e il lotto 7, mentre alla foggiana La meridionale Manutenzioni vanno i lotti 6 e 8. Molte di queste società si occupano prevalentemente di manutenzioni e hanno poca dimestichezza con la pulizia dei bus. Succede sempre e solo all'Atac.
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