Roma

Raggi bis, Zingaretti il nome della rosa: Gualtieri o accordo con la Lombardi

Le segreterie romane del centrosinistra lasciano filtrare i due candidati a sindaco di Roma da opporre all'ipotesi Raggi bis. Chi tesse la trama è Zingaretti

Elezioni Roma 2021, per affrontare l'ipotesi Raggi bis sembra che qualcosa si muova anche nel centrosinistra. Anzi, nell'elefante Pd, dove stanno circolando due i nomi per la candidatura a sindaco di Roma: il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri e la già sconfitta alle ultime regionali, la 5 Stelle Roberta Lombardi.

A dare il via al dibattito è stata la riunione della scorsa settimana tra i segretari romani della coalizione di centrosinistra, Casu e Ciarla per il Pd, Silvestrini e Rollo per il Psi, Latino Leu, Mingiardi per i Radicali, Cappa per Italia Viva e Labucci per la Sinistra Italiana. La parola d'ordine è stata quella di far circolare nomi a ruota libera almeno sino a Natale, quando si dovrebbe concludere il dibattito interno tra le due ipotesi che compongono la rosa di Zingaretti: sfidare Raggi e centrodestra con cal candidato unico del Pd, Roberto Gualtieri, oppure rinnovare l'alleanza col 5 Stelle e cristallizzare l'amicizia con Roberta Lombardi che già tante soddisfazioni ha dato nel difficile e complesso governo del Consiglio regionale del Lazio. In ogni caso, il ricorso alle primarie di partito e di coalizione, è stato escluso perché comporterebbe una inutile perdita di tempo.

a) L'ipotesi Gualtieri

Catapultare il ministro dell'Economia nella competizione nazionale, è il sogno di Zingaretti. Col traino del Governo, Gualtieri dovrebbe avere gioco facile nell'editing di un programma per una Roma piegata dalla crisi economica e potrebbe bissare il successo delle suppletive nel I Municipio dove ha ottenuto più di 20 mila voti, anche se l'astensione è stata clamorosa. Gualtieri, poi, potrebbe accettare grazie al paracadute da deputato che si aprirebbe in caso di sconfitta.

b) L'ipotesi Lombardi

Qui la politica diventa ingegneria. Un rinnovato accordo traPd e M5Sa livello nazionale potrebbe aprire la strada alla “papessa”. Abituata a passeggiare a Montecitorio, la Lombardi è stata più volte invitata da Zingaretti (o si è proposta ma sul tema non è mai circolata una verità attendibile) a salire di rango da consigliere ad assessore, senza però che l'idea diventasse realtà. Nemica acerrima della Raggi, la Lombardi potrebbe dare il via alla scissione tra i grillini della prima ora e i movimentisti di Governo che mal digeriscono il terzo mandato della Raggi. Se fosse vero rappresenterebbe uno tsunami che dividerebbe in due fronti il Movimento romano, segnando la fine della Raggi e del suo cerchio magico. L'unica soluzione per evitare uno scontro fratricida nell'M5S è l'ipotesi di salvare la barca e chiudere il cerchio, garantendo alla Raggi un collegio sicuro al Senato e toglierla dalla conmpetizione. Roba che al confronto la Prima Repubblica potrebbe addirittura provare un senso di vergogna. D'altronde la locuzione “promoveatur ut amoveatur“ a Roma funziona da più di duemila anni.

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