Roma, 9 ore in ambulanza prima del ricovero. L'odissea di un 18enne investito
Portato in ambulanza prima all'Umberto I, poi al Gemelli, quindi al San Filippo Neri: la denuncia Codici
Umberto I, Gemelli e San Filippo Neri. È il tour degli ospedali di Roma a cui è stato costretto un 18enne, investito da un'auto pirata la settimana scorsa in via Asmara nel quartiere Vescovio.
Il racconto-denuncia dell'odissea in ambulanza, arriva dall'associazione Codici che spiega: “Erano circa le 11 di mattina ed il ragazzo stava attraversando le strisce pedonali con la sua bici, quando un Suv l'ha urtato, sbalzandolo a terra. Il giovane ha avuto la forza di chiamare i soccorsi, ma quando è arrivata l'ambulanza per lui è iniziata un'odissea durata 9 ore.
Prima il viaggio verso l'Umberto I annullato per mancanza di posti, poi il ricovero interrotto al Gemelli sempre per mancanza di posti ed infine il trasporto al San Filippo Neri, da dove il 18enne è stato dimesso a notte fonda.
“Una storia incredibile – dichiara il Segretario Nazionale dell'Associazione Codici Ivano Giacomelli– ma purtroppo non rara. Troppo spesso, infatti, riceviamo segnalazioni di mancanza di posti negli ospedali, con i pazienti costretti ad attese interminabili o, come nel caso del ragazzo di 18 anni investito da un Suv, a lunghi ed estenuanti tour”.
“La cosa ancora più grave – sottolinea Ivano Giacomelli – è che c'era una norma che imponeva al Pronto Soccorso di accettare il malato che si presenta in ospedale. Chiediamo di reintrodurre l'obbligo di ricovero – afferma il Segretario Nazionale dell'Associazione Codici – non vogliamo che si verifichino altre storie come questa, perché in passato a volte l'epilogo è stato anche tragico”.
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