Roma
Roma, strade e Giubileo, la Finanza “bussa” a Gualtieri: si indaga per frode in pubbliche forniture per gli appalti sulle buche stradali
Il "terremoto": indagati funzionari del Comune di Roma: le Fiamme Gialle perquisiscono gli uffici del Campidoglio. Chi è Mirko Pellegrini
Una serie di perquisizioni sono in corso da parte della Guardia di finanza, anche in Campidoglio, nell’ambito di una indagine condotta dalla Procura di Roma per corruzione, turbativa d’asta e frode in pubbliche forniture nell’ambito di appalti per il rifacimento del manto stradale. Indagato per associazione a delinquere un imprenditore dei Castelli: Mirko Pellegrini.
La vicenda che vede tra gli indagati anche quattro funzionari del Comune di Roma e uno dell'Astral la società controllata da Regione Lazio, riguarderebbe anche fondi per il Giubileo. Le attività della Guardia di Finanza, disposte nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Roma, hanno interessato gli uffici del dipartimento Lavori Pubblici, in via Petroselli, dove sono stati acquisiti atti.
Il "dominus" dell'asfalto spesso come un'ostia sacra: chi è
È Mirko Pellegrini, 46 anni, nato a Roma e residente a Frascati, l'imprenditore al centro dell'indagine della procura di Roma su un giro di tangenti che lo stesso pagava ai pubblici ufficiali per 'pilotare' una serie di appalti per lavori di manutenzione delle strade. Le perquisizioni eseguite dalle Fiamme gialle hanno interessato - in particolare -, gli uffici di un dipartimento di via Luigi Petroselli dove sarebbero stati acquisiti degli atti.
L'accusa è associazione a delinquere
L'imprenditore, secondo quanto si apprende da fonti, avrebbe costituito un'associazione a delinquere del quale è il 'dominus' finalizzata alla commissione di una serie di reati - turbata libertà degli incanti, frode nelle pubbliche forniture, corruzione, riciclaggio e autoriciclaggio -, tra l'altro volti ad ottenere appalti per l'asfaltatura stradale da Roma Capitale. Secondo quanto ricostruito dalla Gdf, l'imprenditore avrebbe commesso frode nella pubblica fornitura di appalti conclusi con Roma Capitale e altri enti pubblici- ad esempio a via della Serenissima, via della Magliana e piazzale De Bosis -, non adempiendo dolosamente agli obblighi contrattuali previsti e ponendo in essere espedienti ingannevoli per far apparire l'esecuzione del contratto conforme agli obblighi assunti, con particolare allo spessore del manto di asfalto e alle qualità del materiale impiegato. Infine, il 46enne avrebbe dato o promesso utilità ai pubblici ufficiali affinché questi compissero atti contrari ai doveri d'ufficio.
L'accusa: gare truccate per oltre 100 milioni
Solo accuse, al momento, per Mirko Pellegrini, difeso, al momento, dall'avvocato d'ufficio, che nel corso delle indagini potrà fornire la sua versione dei fatti e difendersi dalle contestazioni che sono mosse contro di lui. Secondo quanto ipotizzato dalla Guardi adi Finanza, in sintesi, è stato "possibile rilevare la partecipazione delle società appartenenti al 'gruppo' a numerose procedure di gara per lo più inerenti a lavori di rifacimento del manto stradale, con la conseguente aggiudicazione, che nella maggior parte dei casi hanno avuto quale controparte 'Roma Capitale' per importi di circa 100 milioni di euro".
In particolare le intercettazioni e i successivi accertamenti, "hanno consentito di far emergere l’esistenza di un unico disegno criminoso e di un’associazione per delinquere, il cui 'dominus' è risultato Pellegrini", 46 anni, titolare di diverse società.
Tangenti a due agenti della Polizia di Stato
Ci sono anche due agenti della Polizia stradale tra gli indagati nell’inchiesta della procura di Roma per corruzione, turbativa d’asta e frode in pubbliche forniture nell’ambito di appalti per il rifacimento del manto stradale.
La replica de sindaco Gualtieri: "Piena collaborazione"
‘’Stiamo seguendo con la massima attenzione le indagini in corso, con la piena collaborazione e con un sentimento di gratitudine per il prezioso lavoro svolto a tutela della legalità e anche di indignazione per la possibilità che delle irregolarità siano state commesse perché questo non devo sporcare il lavoro straordinario e grandissimo che stiamo svolgendo’’.