Roma

Roma, tassa sui voli non di linea: evasione da 2,7 mln. Segnalate 161 società

Le Fiamme Gialle hanno segnalato 161 società all'Agenzia delle Entrate per evasione dell'imposta sui voli non di linea

Il Comando Provinciale di Roma della Guardia di Finanza ha segnalato all'Agenzia delle Entrate 161 società romane per l'evasione della tassa sui voli non di linea. In totale risultano evasi versamenti per 2,7 milioni di euro.

Questo il bilancio di una serie di controlli effettuati dalle Fiamme Gialle della compagnia di Ciampino presso gli scali aeroportuali di Ciampino e Roma Urbe. In particolare i controlli erano riferiti a compagnie e società dedite a servizi di aereotaxi ed elitaxi. Dalle verifiche sono risultati circa 15mila passeggeri “fantasma”. Le evasioni sono state scoperte incrociando i documenti di viaggio emessi dalle società coinvolte e gli effettivi versamenti all'erario.

L'imposta

L'imposta sui voli non di linea rientra tra i cosiddetti “tributi ambientali”, cioè quelle imposte volte a tassare i servizi e le attività che potrebbero essere dannose per l'ambiente, come, per l'appunto un volo privato. La cifra da versare varia in base alla distanza percorsa e al numero di passeggeri sull'aereo. Il gettito di questa imposta dovrebbe essere riutilizzato per la tutela dell'ambiente.

Le tecniche di evasione

Le Fiamme Gialle hanno individuato diverse tecniche per evadere questa tassa messe in atto dalle 161 società scoperte ad evadere il fisco. Di queste 154 hanno sede all'estero, mentre le altre 7 hanno sede in Italia. Alcune di queste società versavano la tassa, dichiarando però una tratta inferiore a quella realmente effettuata. In altri casi invece era il numero dei passeggeri ad essere superiore a quelli dichiarati.