Roma
Roma trasformata in una discarica a cielo aperto: la colpa è della politica
L'Agenzia per i servizi publici di Roma manda un siluro a Comune e Regione Lazio: senza impianti di trattamento la città è condannata
Roma come una discarica a cielo aperto: la colpa è di Comune e Regione Lazio che non hanno mai voluto realizzare impianti come termovalorizzatori o discariche di servizio. La conclusione salomonica è dell'Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi di Roma.
Con un linguaggio compassato, l'Agenzia punta il dito contro la politica: “La scelta di non dotare la città di impianti, neppure quelli all'avanguardia che garantiscono recuperi energetici e risparmio di CO2, sta avendo l'effetto di trasformare la città in una discarica a cielo aperto. È quanto emerge dalla relazione annuale sullo stato dei servizi pubblici dall'agenzia per il controllo e la qualità dei servizi di Roma.
Secondo l'Agenzia, “La carenza impiantistica ha gravi ripercussioni anche sul servizio di raccolta in città, spesso in affanno per carenza di sbocchi; questo comporta difficoltà per gli utenti a conferire correttamente, con ricadute negative sulla qualità e sulla quantità della differenziata, oltre che sul decoro e la pulizia delle strade”».
Quando poi l'organismo finanziato dal Consiglio Comunale entra nel merito della cosiddetta economia circolare, la relazione è una sentenza: “Una raccolta differenziata scarsa in quantità e in qualità allontana nel tempo la prospettiva dell'economia circolare, così che l'impiantistica insufficiente diventa la causa principale del fallimento dell'intero progetto”
Ma a poche ore dalla scadenza del termine previsto dall'ordinanza regionale sui rifiuti, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, chiafrisce le intenzioni della Regione: “Anche sui rifiuti bisogna fare squadra. Voglio sgomberare il campo da un equivoco: noi non vogliamo commissariare Roma e faremo di tutto per evitarlo. Ma per farlo bisogna risolvere il problema rifiuti e penso che Comune ed Ama abbiano la possibilità di farlo seguendo le indicazioni contenute nella nostra ordinanza, che non è un atto censorio, ma un'indicazione per evitare i rifiuti per le strade, davanti alle scuole e agli ospedali. Quindi l'appello che faccio - ha aggiunto il governatore - è di dare seguito a quella ordinanza che è finalizzata proprio a evitare sia l'emergenza sia il commissariamento”. La sindaca che giustamente chiede più poteri per Roma sarebbe strano che non utilizzasse quelli che ha. Comune e Ama possono salvare Roma, noi daremo una mano», ha concluso Zingaretti.