Roma é una gigantesca sala giochi, si mangia e si dorme. Altri lavori, zero
I dati della Camera di Commercio: alloggi e ristorazione nella hit delle imprese
Roma nella crisi più nera della sua storia. Stando ai numero della Camera di Commercio, la Capitale d'Italia è ormai una gigantesca sala giochi dove si dorme, si mangia e quei pochi che resistono si occupano anche di edilizia e costruzioni. E dove le imprese di stranieri crescono al ritmo del 5,5% annuo.
Il resto della città è asfittico o moribondo con gli artigiani segnata dal destino ineluttabile: pur rappresentando il 14% del totale delle imprese, nel solo 2016 ne sono spariti 712.
La fame di lavor aguzza l'ingegno
Ma ciò che evidenziano i numeri impietosi della Camera di Commercio è che il primato romano di imprese che nascono, quella che cioè viene definita una crescita superiore alla media nazionale è rappresentata dalla fame di lavoro che costringe anche chi non si è mai sentito un imprenditore a diventarlo per necessità.
Tagliavanti l'ancia l'allarme
A sostenerlo è lo stesso presidente della Camera di Commercio, un Pd, già collezionista di cariche e poltrone e cha ha avuto un osservatorio privilegiato sulla crisi. Dice Lorenzo Tagliavanti: “La crescita del numero delle imprese indica che Roma ha una vitalità e una dinamicità imprenditoriale molto forte. Da anni si registrano, infatti, tassi di crescita delle imprese superiori alla media nazionale. I cittadini di Roma dimostrano, ancora una volta, che, nonostante le difficoltà, non si arrendono continuando a lavorare con coraggio e determinazione. Il nostro dovere di Istituzione è quello di aiutare queste imprese, che in parte sono anche “imprese per necessità”, a crescere e consolidarsi. Purtroppo, in questa fase, non sembra che questa sia una priorità di tutti. Soffriamo la mancanza di una visione e di un progetto condiviso di sviluppo della nostra città. Non è un caso – conclude Tagliavanti - che alcune grandi aziende licenziano o spostano la loro attività altrove aumentando, così, la parcellizzazione del nostro tessuto produttivo. Non possiamo perdere altro tempo”.
Appello a Comune di Roma e Regione
Quindi l'appello affinché Roma recuperi impresa e lavoro, non legati solo ai servizi: “Siamo pronti a sviluppare collaborazioni e sinergie con altre Istituzioni per restituire a Roma quel ruolo di grande capitale europea che le appartiene”. Un messaggio per Comune di Roma, Regione Lazio e sistema delle imprese.
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