Roma

San Giovanni, assalto al blindato: la Cassazione manda i condannati in carcere

I reati contestati a vario titolo sono: tentato omicidio, resistenza a pubblico ufficiale, devastazioni, lesioni, incendio doloso

I sei imputati per gli scontri avvenuti il 15 ottobre del 2011 a San Giovanni, durante la manifestazione degli "Indignados", andranno in carcere. La Cassazione ha infatti confermato le condanne per gli imputati nella piazza di Roma, durante i quali venne anche assaltato un blindato. 

Agli imputati sono contestati reati a vario titolo e, a seconda delle posizioni, vanno dal tentato omicidio a resistenza a pubblico ufficiale, devastazioni, lesioni, incendio doloso, turbativa dell'ordine pubblico e interruzione di pubblico servizio. Fra tutte, spicca la conferma della condanna a Giacomo Spinelli, accusato di far parte del ruppo di manifestanti che attaccò, e poi diede alle fiamme, il blindato dei Carabinieri. 

Scontri a San Giovanni del 2011: la storia processuale

I supremi giudici hanno rigettato i ricorsi presentati dai sei imputati contro la sentenza del 2019 emessa dalla prima corte d’appello di Roma. In secondo grado erano state nove le condanne, fra cui due patteggiamenti e una prescrizione.  In primo grado, nel 2016, dopo l’inchiesta coordinata dal pm Francesco Minisci, i giudici stabilirono una quindicina di condanne per un totale di oltre 60 anni di reclusione e due assoluzioni. Al processo si erano costituiti parti civili fra gli altri anche il Campidoglio e l’Ama. Con la pronuncia della Cassazione, a undici anni dai fatti, i sei condannati in via definitiva ora andranno in carcere.

Scontri a San Giovanni, 60 anni di carcere: 15 condanne e 2 assolti
San Giovanni, assalto al blindato. La sentenza: 6 anni di reclusione