Sanità, un rosso da 661 milioni di euro. "Il Lazio spende ancora come nel 2008" - Affaritaliani.it

Roma

Sanità, un rosso da 661 milioni di euro. "Il Lazio spende ancora come nel 2008"

di Donato Robilotta

Il Presidente della Regione Lazio parla di risanamento dei conti della sanità, annunciando per l’anno in corso il pareggio di bilancio e la fuoriuscita dal commissariamento, rafforzato in questo intento anche da una mozione approvata in maniera bipartisan dal Consiglio Regionale.
Su questo non ho sentito voci discordanti dalla Pisana, eppure basterebbe leggere quanto scrive la Corte dei Conti nel merito, o i dati pubblicati dall’Agenas sui disavanzi dal 2008 ad oggi oppure la relazione dell’assessore al bilancio al rendiconto del 2014, per rendersi conto che invece i conti non tornano.
Proprio ieri su Affari italiani ho scritto come la Corte dei Conti nel giudizio di parifica del bilancio abbia messo in rilievo come il minor disavanzo del 2014 non sia frutto di interventi strutturali e minore spesa ma da maggiori entrate e da“fattori esogeni e straordinari, aventi carattere non ripetitivo, ed, in quanto tali, in grado di incidere una tantum sul risultato di esercizio”
Proprio l’Agenas ha pubblicato lo stato complessivo del disavanzo dei maggiori ospedali romani, come il San Camillo, il San Giovanni, il san Filippo Neri, Il Policlinico U. I, l’IFO, il Sant’Andrea, il Policlinico Tor Vergata e l’Azienda Ares 118, che per il 2014 arriva a 661 milioni di euro, certificando così che la strada del risanamento è ancora lunga.
Se si leggono poi le tabelle del disavanzo sanitario regionale dal 2008 ad oggi si nota che la spesa sanitaria nel 2014 è stata di 10 mld 705 mln, esattamente uguale a quella del 2008, quando il disavanzo arriva quasi a un miliardo e mezzo di euro.

Nel 2014 il disavanzo è stato pari 355 milioni di euro perché la quota di trasferimento del FSN è stata di 10 mld 196 milioni, cioè quasi un miliardo in più della quota del 2008 che fu pari a 9 mld 270 mln
D’altra parte lo dice anche l’assessore al bilancio nella sua relazione di accompagno al rendiconto 2014 quando scrive che c’è stato rispetto al 2013 un notevole incremento del finanziamento dovuto all’adeguamento istat della popolazione che ha portato nelle casse regionali una maggiore somma a saldo pari a 376,6 mln.
Si tenga presente che la spesa sanitaria è rimasta dunque invariata nonostante il blocco del turn over che ha messo a rischio i servizi che il nostro servizio  sanitario eroga con grande sacrificio degli operatori.
Siccome il turn over è stato giustamente allentato e va cancellato, perché la situazione ha superato i livelli di guardia, il rischio è che il disavanzo torni a galoppare in assenza di una seria riforma strutturale del sistema.
Dunque il minor disavanzo è dovuto essenzialmente  all’aumento del fondo sanitario Nazionale, pari nel 2015 a 107 mld, che è andato oltre le previsioni tanto che il Governo è corso ai ripari aumentandolo per l’anno in corso solo di 2 mld rispetto ai 4 preventivati.

*già Consigliere Regionale del Lazio