Sarà sindaco senza programma, Giachetti pensa solo al Pd
Ultrarenziano della seconda ora; rottamatore senza rottami e candidato senza programma. Dopo anni di politica misurata sulle persone e di "ricette", a Roberto Giachetti va il primato di essere l'unico candidato in corsa senza uno straccio di programma.
A Di Martedì, in quel salotto che ha consacrato persino Renata Polverini si parla di politica ma non di programmi. Neanche una parola, se non su quella periferia dalla quale parte l'ennesimo tour "di ascolto". Tant'è che #tuttaroma parte proprio da via Tiburtina, civico 695, zona Settecamini per transitare dal "biscottaro romano" Gentilini. E via di seguito tra Giornata della Memoria e Tecnopolo.
Parla di Pd, parla di Marino e delle Primarie ma in tutta la sua serata show con Floris c'è solo un timido tentativo di ricompattare il centrosinistra con "appelli al popolo romano" e alla "minoranza del centrosinistra". Ringrazia quasi il Signore di aver avuto in regalo la vicepresidenza della Camera e, anche se non si dimette e rinuncia alle dirette tv dalla Camera, dalla poltrona di vice-Boldrini non si scolla.
E il programma? Intanto un delirio di "buonismo alla romana", una straordinaria di capacità di lavorare sulle emozioni dei "meno abbienti" e "se sarà il candidato del Pd chiederò il voto ai romani". E la ricetta per risolvere i problemi? Semplice, il vero programma del renzianissimo arriva dal "laboratorio" di Francesco Rutelli che non troppo dietro le quinte fa coincidere la presentazione del risultato del lavoro de La Prossima Roma, proprio con le Primarie del Pd. Sarà Rutelli con le sue 7 proposte operative a condizionare la campagna del centrosinistra, provando a ricompattare il centrosinistra non più sulle ideologie e sulla quantità di "Roma sociale" ma sulla concretezza delle proposte e sulla loro immediata operatività. E Giachetti? Prenderà il "kit Rutelli" e si metterà al lavoro. Una sorta di combinato disposto dove dietro c’è Renzi che ha affidato a Rutelli il compito di rimettere le cose in ordine nella città più disastrata d'Italia.
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