Roma
Senza acqua né fogne, rivolta sull'Ardeatina. Olimpiadi? "Forse, prima i servizi alla città"
"Le Olimpiadi a Roma? Forse, prima però l'acqua potabile e le fognature alle 100 famiglie e alle 40 piccole e medie imprese che da 20 anni aspettano di uscire da quello spicchio di capitale d'Italia costretto a vivere come se fosse nel Terzo Mondo. Per questo venerdì 26 febbraio scenderemo in strada per far sentire la nostra voce alla politica romana che sogna e che da tempo ha perso ogni collegamento con la realtà. E se sarà necessario spediremo le copie delle nostre tessere elettorali a tutti i candidati, perché escano dai giornali e dalle televisioni e vengano a conoscere la città".
Portavoce del Comitato Bel Poggio, Casale Bicocca e Tor Pagnotta, Emanuele Belluzzo è uno dei residenti di quella zona dell'Agro Romano che è sopravvissuta alla cementificazione e che è stata vessata dalla servitù delle torri della Rai. Ora però la misura è colma e i cittadini scendono in piazza.
"Lo Stato e il Comune ci trattano come sudditi - dice Belluzzo - da una parte ci impone vincoli che ci impediscono persino di aprire un ombrellone, dall'altra ci nega l'acqua potabile e le fogne ma poi spedisce la Asl a controllare la qualità dell'acqua dei pozzi che utilizziamo e che abbiamo dotato di impianti di potabilizzazione a nostre spese e se trova i valori fuori norma diffida le aziende dal continuare l'attività. E' una follia che deve cessare, per questo venerdì prossimo chiederemo a quei 6-7 mila romani che transitano sulla via Ardeatina di essere solidali con chi è costretto ad acquistare e bere l'acqua minerale. Parlano di Olimpiadi, sognano metropolitane che non ci sono e poi tre quartieri periferici non hanno i servizi di base".
Belluzzo, animatore del Comitato che riunisce la rabbia di residenti e imprese, annuncia che verranno forniti i documenti che li vedono da più di 15 anni impegnati con Acea e Comune nel disperato tentativo di ottenere 5-600 metri di condotta dell'acqua potabile che li potrebbero collegare all'acquedotto e mettere fine alla loro sete. "Parleremo di condotte che ci sono sulla carta e che sottoterra non esistono; di denaro versato per gli allacci Acea e mai restituito; di come la politica ha realizzato una rotatoria per il Giubileo che ha aumentato il caos invece di diminuirlo e degli effetti che ha prodotto la fretta di spendere i soldi per il Giubileo".
L'appuntamento per venerdì alle 16,30 nei pressi del benzinaio Esso, tra via Ardeatina, via di Tor Pagnotta e via di Torricola.