Roma
Smog, commercianti scatenati contro Raggi: “Blocchi diesel viola le norme Ue”
Confcommercio Roma contro Raggi: “Bloccare i diesel Euro 6 inutile. Sta facendo tutto ciò che non dovrebbe essere fatto”. Ed il Codacons diffida il sindaco
Smog a Roma, la gestione dell'emergenza inquinamento da parte di Virginia Raggi è un fallimento. Commercianti scatenati: per la Confcommercio i blocchi dei diesel Euro 6 sono inutili e contro le normative dell'Europa in materia di mobilità sostenibile. Ed anche il Codacons si mobilita schierandosi al fianco degli automobilisti coinvolti e diffida il sindaco.
La Confcommercio Roma si scaglia così contro il Campidoglio e lo fa toccando uno dei capisaldi della politica M5S: la mobilità sostenibile. I 5 Stelle romani, da sempre paladini e sostenitori di biciclette, monopattini ed auto elettriche, non stanno riuscendo a trovare una soluzione a questa emergenza polveri sottili e stanno procedendo con una raffica di provvedimenti emergenziali.
“Quello che sta accadendo in questi giorni a Roma è un triste catalogo di ciò che non dovrebbe essere fatto per garantire la mobilità sostenibile nelle nostre città – dichiara il direttore di Confcommercio Roma, Pietro Farina -. Non si dovrebbero adottare provvedimenti emergenziali ma misure organiche e strutturali per favorire il rinnovo sostenibile del parco circolante. Non si dovrebbero introdurre discriminazioni nelle regole d'uso della città per i veicoli, se non tecnicamente e scientificamente giustificate. Non si dovrebbe intervenire su parti limitate del territorio, ma andrebbero ricercate più efficaci uniformi linee d'intervento”.
Farina poi spiega il perché fermare anche i diesel Euro 6 è stato un grave errore. “Il blocco - sottolinea - esteso anche ai veicoli Euro 6 a gasolio, di ultimissima generazione è ingiustificato dal punto di vista delle emissioni inquinanti, introduce una indebita discriminazione nel mercato e gli unici ulteriori impatti che genera sono i danni per cittadini e imprese la cui mobilità, in assenza di valide alternative, viene ridotta. Il provvedimento è in contrasto con quanto l'Europa afferma che debba essere lo scopo dei Piani urbani della mobilità sostenibile ovvero il miglioramento dell'accessibilità urbana e invece la strada da seguire dovrebbe essere proprio quella disegnata dalle linee guida europee e nazionali per la redazione di tali strategici strumenti di pianificazione, per una maggiore accessibilità delle città italiane da conseguire con soluzioni di trasporto integrate e più sostenibili”.
Smog a Roma, il Codacons diffida il sindaco Virginia Raggi
Nel frattempo il Codacons ha inviato oggi una formale diffida al sindaco Raggi, in cui si chiede da un lato di adottare misure a tutela degli automobilisti coinvolti nei blocchi della circolazione, dall’altro di fornire la prova dell’attività dell’amministrazione sul fronte della lotta all’inquinamento. “La mancanza di provvedimenti preventivi per limitare l’inquinamento ha avuto come conseguenza enormi disagi per la collettività alla quale si continuano a chiedere sacrifici in assenza di chiari e concreti interventi volti a combattere il fenomeno dell’inquinamento nella capitale – scrive il Codacons nella diffida –. Danni per tutti gli utenti impossibilitati a raggiungere i posti di lavoro senza l’utilizzo del proprio veicolo, ed un evidente danno economico per coloro che, nonostante siano in possesso di veicoli di ultima generazione Euro6, vengono privati della possibilità di utilizzo degli stessi”.
“I sindaci di tutte le città hanno l’obbligo di raggiungere il risultato di non superare il valore limite dell’emissione di materiale di particolato (pm10), pari a 50 µg/m³, più di 35 volte per anno civile, e quindi di attivarsi preventivamente adottando tutte le misure necessarie a prevenire, e non ad intervenire con ordinanze lesive dei diritti della cittadinanza solo a danno ottenuto”, scrive ancora l’associazione. Per tali motivi il Codacons ha formalmente diffidato la sindaca Virginia Raggi “a garantire l’utilizzo gratuito di tutti i mezzi di trasporto pubblico per tutti i proprietari dei veicoli oggetto dell’ordinanza e impossibilitati all’utilizzo degli stessi con un programma che preveda il potenziamento dei mezzi di trasporto pubblico e le maggiore frequenza sia di quelli di superficie che delle linee metropolitane valutando anche la possibilità di un urgente incontro con la scrivente Associazione al fine di valutare rimborsi ed indennizzi per tutti i danni subiti dagli utenti”.
Il Codacons ha chiesto anche di prendere visione di tutti gli atti e documenti relativi alle attività e misure preventive poste in essere negli ultimi 5 anni dalla P.A. per evitare a Roma il superamento dei limiti di Pm10.