Roma
Stadio Roma, Italia Nostra regista del vincolo sul “monumento” di Tor di Valle
Tor di Valle, a gennaio la lettera: la "mossa del cavallo" era pronta da tempo. E Berdini sapeva
Stadio della Roma, non c'è nessun ritardo sul vincolo posto dalla Soprintendenza romana, semmai una decisione a orologeria presa sulla scorta di una richiesta ufficiale della lobby dei conservatori del patrimonio romano. Insomma, Tor di Valle rischia di andare in freezer per la classica “mossa del cavallo”.
L'avevano annunciato e l'hanno fatto: la scelta dell'architetto Margherita Eichberg nasce da una dettagliata richiesta ufficiale di Italia Nostra che lo scorso gennaio si è appellata alla legge 1089 del 1939
L'atto conservativo dei ruderi di una modesta tribuna che gli stessi “conservatori” hanno lasciato marcire dal 2013, ignorando o dimenticandosi della sua esistenza è dunque un atto politico, come risulta dalla carta che il presidente di Italia Nostra, Marco di Fonzo ha spedito lo scorso gennaio alla stessa Eichberg e in copia al Ministero di Dario Franceschini, al professor Giovanni Carbonara, presidente del Comitato Scientifico per il Paesaggio, all'architetto Federica Galloni, Direttore Generale Arte e Architettura Contemporanea e Periferie Urbane, alla dottoressa Daniela Porro, Segretario Regionale del Ministero dei Beni e della Attività Culturali e del Rurismo per il Lazio, all'Architetto Francesco Prosperetti, Soprintendente Speciale Area Archeologica di Roma, all'ingegner Paolo Berdini all'epoca assessore e, infine, a una delle massime autorità della Storia dell'Arte e dell'architettura contemporanea, il professor Giorgio Muratore.
Opere di raffinata concezione
Scrive Italia Nostra, associazione che vanta una storia in difesa del patrimonio (vero) del Paese e che ha Roma ha trionfato con la cancellazione del parcheggio del Pincio: “Gentile Soprintendente Eichberg, Italia Nostra Roma, vista la rilevanza architettonica delle tribune e della pensilina, progettate all’Ippodromo di Tor di Valle nel 1958, in occasione delle Olimpiadi del 1960, dall’architetto Julio Lafuente, chiede a codesta Soprintendenza di apporre, con somma urgenza, il vincolo monumentale L.1089/39. Le tribune e la pensilina a sbalzo, opere architettoniche di raffinata concezione, con un uso tecnicamente interessante del cemento, se abbattute, costituirebbero un “vulnus” per la conservazione e valorizzazione del patrimonio artistico nella storia dell’architettura contemporanea. Nella certezza che Lei abbia ben chiaro il valore di quanto progettato dall’architetto Lafuente e dell’assoluta necessità di tutelare il bene, cogliamo l’occasione per inviarLe i migliori saluti”.
Paolo Berdini sapeva
E così, mentre Berdini tentennava sullo Stadio e il Cinque Stelle si affannava nel tentativo di aprire trattative su possibili riduzioni di cubature, Italia Nostra convinceva il gotha dei conservatori del patrimonio che quella tribune di cemento lasciate andare in malora dagli stessi che le avrebbero dovute tutelare, erano in realtà un monumento “di raffinata concezione”. E così la Sopritendenza, in un momento di lucidità ha trovato la chiave: per bloccare lo sviluppo della città bastava dichiarare l'intenzione di mettere il vincolo sule tribune. E questo a pochi giorni dalla fine della Conferenza dei Servizi. Una “mossa del cavallo” sulla scacchiera di una città dove si può progettare qualsiasi cosa ma non si deve realizzare nulla.
Presto visite guidate al museo di Tor di Valle
Sarebbe interessante conoscere quali sono i progetti del Soprintendente Eichberg per il recupero e la fruibilità del capolavoro. Milioni di turisti sono già in fila per prenotare una visita guidata al “cimitero” di Tor di Valle.
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