Stadio Roma, Parnasi da Milano si difende: "Non ho mai commesso reati"
L'indgine sullo Stadio va avanti: indagato il soprindetende di Roma Prosperetti. Si occupò del vincolo a Tor di Valle
Stadio Roma Luca Parnasi si difende: "Non ho mai commesso reati". Nel frattempo la Procura indaga il soprintendete di Roma Francesco Prosperetti che si era occupato del vincolo delle tribune di Tor di Valle.
"Non ho mai commesso reati. Abbiamo lavorato per anni, 24 ore al giorno, solo per realizzare un progetto". Queste le parole riferite dall'imprenditore Luca Parnasi ai suoi difensori, gli avvocati Emilio Ricci e Giorgio Tamburrini, durante il loro incontro nel carcere milanese di San Vittore.
L'imprenditore romano è stato arrestato all'alba di mercoledì 13 nell'ambito dell'inchiesta sulla Procura di Roma sul progetto dello stadio dell'As Roma. L'avvocato Ricci sottolinea come a suo giudizio nell'ordinanza di custodia siano presenti "molte chiacchiere" e "pochi fatti".
Il penalista sostiene: "La procedura è stata corretta. Non ci sono atti pubblici frutto di chissà quali manovre, ma presi all'esito di tavoli istituzionali, con le massime autorita' cittadine". Domani, venerdì di fronte al gip di Milano, Parnasi si avvarrà della facoltà di non rispondere. "Lo abbiamo già comunicato al magistrato - spiega Ricci - domani prenderemo contatto con i pubblici ministeri di Roma per fissare ulteriori passi formali".
INDAGATO PROSPERETTI
Il soprintendente Francesco Prosperetti, che si occupò del vincolo sulle tribune dell'ippodromo di Tor di Valle, è indagato nell'ambito dell'inchiesta sullo stadio della Roma. Secondo la Procura l'ex capo segreteria del Ministro ai Beni culturali, Claudio Santini, "avvicino' il Sovrintendente Francesco Prosperetti chiamato a pronunciarsi sul vincolo" che poi fu tolto.
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