Un volto per il cinema, un corpo per le foto. Alissa Huzar, "Ma la mia testa è per le donne"
di Claudio Roma
Un volto del cinema, un corpo per le fotografie una testa per il teatro. Vista in "Come non detto" poi in "Portraits", sino a "The Young Pope" di Sorrentino e in tv per Twingo, Martini, Intimo Garda e Look of the year ma il suo cuore batte per la recitazione.
Nata in Ucraina, studi di danza a San Pietroburgo poi immersa nei laboratori teatrali di Gattai, Cozzi e Mandolini, Alissa Huzar dopo aver girato il mondo è ormai romana d'adozione. Dopo aver recitato come protagonista nella fiction di Rai 3 "Amore criminale" di Maurizio Iannelli e Matilde D'Errico, oggi è al lavoro con "All'ombra dell'anima" un soggetto sostenuto da don Luigi Trapelli che va oltre il tema della violenza alle donne e affronta con decisione la "violenza" come assoluto della civiltà e colpa principale della sua decadenza. Il testo del lavoro che esordirà il prossimo 8 marzo a Verona e successivamente a Frascati è di Daniele Zappalà e Giulia Scarpelli.
Ad affaritaliani.it racconta: "Sono la protagonista che racconta la sua vita a un mondo in cui la coscienza non attinge più ai valori base: amore, rispetto, dignità e onore, motivo per cui si genera l'allontanamento dal Divino. Io cattolica? Non sono religiosa ma ho fede nell'amore e nell'universo. Vengo da una cultura cristiana ortodossa ma mi sento più vicina al buddismo".
Per l'occasione Alissa Huzar ha posato per uno shooting con la regina delle fotografe romane, Monica Zora. Tutto da vedere.