Roma
Vatileaks, sarà un processo flash ai corvi. Chaouqui: "Solo bugie, io non ho paura"
di Alberto Berlini
Un'ora: tanto è durata la prima udienza del cosidetto processo Vatileaks 2, la fuga di informazioni che ha portato alla pubblicazione dei due libri Gianluigi Nuzzi e Emiliano Fittipaldi "Via Crucis" e "Avarizia" che indagano sugli scandali finanziari dietro le mura della Santa Sede. Il procedimento riprenderà lunedi' 30 novembre e proseguirà "tutti i giorni e se necessario anche di pomeriggio" come affermato dal presidente del Tribunale della Santa Sede Giuseppe Dalla Torre. L'intenzione è quello di chiudere il processo entro l'8 dicembre, giorno di inizio dell'Anno Santo.
Oltre ai due giornalisti sono imputati monsignor Angel Lucio Vallejo Balda, la signora Francesca Immacolata Chaouqui e Nicola Maio, rispettivamente presidente e membri del membro della COSEA, la Commissione di studio sulle strutture economiche e amministrative della Santa Sede, perseguiti, secondo quanto si legge nell'ordine di imputazione "per il reato di cui all'art. 248 codice penale vaticano "perchè all'interno della Prefettura per gli affari economici e di COSEA si associavano tra loro formando un sodalizio criminale organizzato (...) allo scopo di commettere più delitti di divulgazione di notizie e documenti concernenti gli interessi fondamentali della Santa Sede e dello Stato".
Tutti gli imputati dovranno rispondere anche del reato di aver rivelato notizie e documenti concernenti gli interessi fondamentali della Santa Sede e dello Stato, reato introdotto proprio da Papa Francesco. Secondo le cronache della gendarmeria vaticana Fittipaldi e Nuzzi sollecitavano ed esercitavano pressioni, soprattutto su Vallejo Balda, per ottenere documenti e notizie riservati, che poi in parte hanno utilizzato per la redazione di due libri usciti in Italia nel novembre 2015.
Un processo flash dunque che preoccupa gli imputati che solo pochi minuti prima di entrare in aula hanno potuto leggere le carte processuali. Niente avvocati difensori, come nel caso di Francesca Chaouqui: il legale che aveva nominato, l'avvocato dei vip Giulia Bongiorno, è stato respinto perchè non accreditato presso la Santa Sede. "M'avessero mutilato di un braccio avrebbero ottenuto lo stesso risultato - commenta sui social l'imputata a poche ore dal processo - Ripresento l'istanza per avere il mio difensore al mio fianco in questa prova, se non l'accolgono il Vaticano si macchiera' del delitto di avermi negato in un processo di importanza vitale l'unica persona che avrei voluto con me". Poi pubblica la canzone "Io non ho paura" interpretata da Fiorella Mannoia. "Ho sfidato lo sporco come mi aveva chiesto Francesco dentro quelle mure e ora dovrei avere paura delle bugie? Nessuna. Tutti con me. Per il Papa".
Il Tribunale dello Stato della Città del Vaticano ha concesso gli avvocati: Emanuela Bellardini per Mons Vallejo Balda, d’ufficio; Agnese Camilli per Francesca I. Chaouqui, d’ufficio; Rita Claudia Baffioni per Nicola Maio, d’ufficio; Lucia Musso per Emiliano Fittipaldi, di fiducia; Roberto Palombi, per Gianluigi Nuzzi, di fiducia.
Il Collegio giudicante è costituito dal Prof. Giuseppe Della Torre, in qualità di Presidente, e dai Prof. Avv. Piero Antonio Bonnet, Giudice, Prof. Avv. Paolo Papanti-Pelletier, Giudice, e Prof. Avv. Venerando Marano, Giudice supplente. L’Ufficio del Promotore di giustizia era rappresentato dal Promotore, Prof. Avv. Gian Piero Milano, e dal Promotore aggiunto, prof. Avv. Roberto Zannotti.
Il Collegio giudicante, dopo una riunione in camera di Consiglio durata circa tre quarti d’ora, ha respinto le due eccezioni presentate da parte dell’avv. Bellardini sui tempi per la presentazione delle prove a difesa, e – dopo una dichiarazione di Emiliano Fittipaldi – da parte dell’avv. Musso sulla nullità della citazione in giudizio dello stesso Fittipaldi per mancanza di precisione sui fatti contestate. Il Promotore di Giustizia, nella persona del prof Zannotti, ha risposto alla seconda eccezione, argomentando che non si intende conculcare la libertà di stampa, ma che l’imputato è chiamato a rispondere della condotta dell’attività svolta per ottenere le notizie e i documenti pubblicati, e che ciò era indicato nel capo di imputazione.
Lunedì 30 novembre alle ore 9.30 cominceranno gli interrogatori degli imputati, a cominciare da Mons. Vallejo Balda per seguire con la Signora Chaouqui, e successivamente con gli altri imputati.