Roma
Vietato morire sposarsi o nascere: l’Anagrafe di Roma in tilt, la Lega attacca
A Roma è vietato nascere, sposarsi e anche morire: sistemi informatici in blocco, atti urgenti da scrivere a mano. Il delirio
A Roma è vietato nascere, sposarsi e anche morire. Con i Sistemi informatici in blocco, atti urgenti da scrivere a mano, certificati impossibili da scaricare e fornire ad un’utenza sempre più indispettita per le inefficienze dell’amministrazione gli uffici anagrafici sono in tilt.
Così dopo oltre due settimane di disservizi ecco la proclamazione dello stato di agitazione di tutto il personale degli uffici di anagrafe e di stato civile di Roma Capitale. La decisione è stata presa durante l’assemblea sindacale convocata da Usb e Sgb.
Uffici in tilt
“La situazione degli uffici risulta paradossale per il recente blocco dei sistemi informatici che perdura da prima di Pasqua e che ancora non sembra aver trovato una soluzione definitiva” scrivono Alessandro Carli di Usb e Maria Regina Silvia Garau di Sgb. “Il personale è costretto alla stesura di alcuni atti a mano e a convivere con difficoltà organizzative tali da costringere i lavoratori ad operare in assenza di direttive precise, privi di una specifica e qualificata formazione, in condizioni di sicurezza spesso messe a repentaglio dall'aggressività di taluni cittadini provati dalle inadempienze e dai ritardi di Roma Capitale riguardo i più elementari diritti sanciti dalle leggi come residenza, stato civile, matrimoni”. Per i sindacalisti si tratta di una situazione particolarmente critica e che, “venendo meno il rispetto dei termini di legge previsti in talune delle procedure, potrebbe sfociare in denunce di rilevanza penale”. Dito puntato anche contro il sistema informatico Sipo, il sistema informatico della popolazione di Roma Capitale che ha sostituito il vecchio Aggior ma che, denunciano i lavoratori, “risulta ancora inadeguato rispetto alle esigenze lavorative del personale”.
La protesta dei dipendenti capitolini
Da qui la protesta. “Il blocco informatico del famoso progetto di digitalizzazione che avrebbe dovuto abbreviare i tempi di lavorazione di tanti servizi, tra cui le residenze, si è trasformato in un incubo fatto di anomalie, penuria di dati certi, mancata integrazione tra i sistemi. La mancanza di una seria e netta presa di responsabilità da parte dell'amministrazione ha completamente mandato in tilt i lavoratori lasciati soli a rispondere alla cittadinanza”.
Lega all'attacco
“Siamo vicini in queste ore a tutti i dipendenti dei servizi anagrafici di Roma Capitale che stanno patendo sulla propria pelle tutti i disservizi del nuovo sistema informatico adottato da Roma Capitale per lo stato civile, in forte difficoltà già dal 18 gennaio e completamente fuori uso dal 22 marzo scorso”. Lo dichiarano in una nota congiunta Fabrizio Santori, capogruppo della Lega in Campidoglio, e Giovanni Picone, suo omologo in Municipio XII. “Una situazione paradossale per la Capitale d’Italia, nella quale ad oggi per l’anagrafe non si può nascere, o sposarsi, e nemmeno morire. Tutto completamente bloccato con enormi disservizi e difficoltà per i cittadini e causa anche di fortissimo stress per gli operatori che devono gestire una situazione lavorativa difficile e complicata. Risulterebbero all’incirca 6800 gli atti in attesa di scannerizzazione da inserire nel sistema informativo”, insistono Santori e Picone, “mentre online è tutto bloccato, il numero dei cambi di residenza in attesa di lavorazione cresce nei Municipi giorno dopo giorno: ci vorranno mesi per smaltire tutto l’arretrato".
Santori: "Un disastro"
"Un disastro, anche in vista delle prossime consultazioni europee, perché le incombenze dettate dalle elezioni richiedono tempistiche certe, e invece anche oggi tutti i servizi fondamentali per il cittadino non sono fruibili. Mentre molto si discute sul futuro dell’intelligenza artificiale, Roma grazie al sindaco Gualtieri fa ogni giorno solo passi indietro, anche sul piano della tecnologia e dei servizi informatizzati. La commissione Trasparenza del Municipio XII, convocata per giovedì, prenderà contezza dai responsabili del servizio dei numeri puntuali sull’ arretrato e informazioni sui tempi di recupero: chiederemo un immediato intervento anche del Prefetto per una questione estremamente grave e mai vista prima, paradossale in vista dell’imminente appuntamento elettorale con i Municipi ad oggi impossibilitati a gestire, oltre ai cambi di residenza, anche l’emissione di tessere elettorali”, concludono Santori e Picone.
La replica di Catarci
"Non c'entra niente il sistema Sipo dello Stato civile - replica l'assessore al Personale, Andrea Catarci - dal 25 marzo scorso si sono verificati problemi di funzionamento di tutti i sistemi digitali che operano in ambiente web di Roma Capitale, prima con un blocco completo e poi dal 28 marzo con una ripresa "asmatica" di tutte le funzioni, a eccezione dei cambi di residenza ancora bloccati. Dopo svariati tentativi di risoluzione tentati dal Dipartimento Trasformazione Digitale insieme alle imprese affidatarie, è stata individuata la problematica nel database, ovvero nell'infrastruttura digitale: il prossimo fine settimana si procederà a una migrazione su altro database e da lunedì ci è stata comunicata la completa ripartenza. In tale difficoltà gli uffici municipali hanno dovuto moltiplicare gli sforzi più di tutti e lo hanno fatto egregiamente, erogando alla cittadinanza tutti i servizi che era possibile assicurare.