Roma
Vino: basta business, la denuncia Slow Wine: “No marketing, più viticoltura"
La IX edizione del premio Slow wine si apre con la polemica contro le scorciatoie, il Cesanese superstar dei vini laziali
Slow Wine, la guida che ogni anno visita 2000 cantine va all'attacco dei produttori che “usano scorciatoie”: “Più viticoltura e meno marketing”. E elogia la Ciociaria per la produzione di Cesanese.
"Slow Wine è giunta alla nona edizione e sempre di più si connota per il rigore nel segnalare e premiare esclusivamente vini e cantine che lavorano la vigna senza cercare scorciatoie". Così in una nota degli organizzatori dell'evento."Se dovessimo riassumere in uno slogan la filosofia della guida potremmo dire 'meno marketing e più viticoltura'", affermano i curatori Giancarlo Gariglio e Fabio Giavedoni."Slow Wine - si legge nella nota - è l’unica guida a visitare ogni anno le quasi 2.000 cantine recensite, grazie a un numero di collaboratori che ormai sfiora le 300 persone. Una mappatura del territorio che non ha pari e che permette di segnalare agli addetti ai lavori e ai semplici appassionati sempre nuove aziende e realtà enologiche. Anche quest’anno torna la grande degustazione delle aziende premiate a Montecatini Terme nell’ambito di Food&Book. Appuntamento quindi il 13 ottobre dalle 14,30 alle 19,30 alle Terme Tettuccio per assaggiare le 1.000 etichette proposte dagli oltre 500 produttori da tutta Italia". Per quanto riguarda il Lazio, spiegano i curatori, "tra le sorprese e le delusioni, vogliamo segnalare almeno un elemento. La parte del leone, a dirla tutta, la fa la Ciociaria: il mondo del cesanese sta dimostrando un dinamismo encomiabile, pur con le riserve che per qualche produttore vanno giustamente evidenziate. Ma selezioni attente, affinamenti mirati, sperimentazioni continue, agricoltura e vinificazioni meno invasive hanno fatto sì che fra Piglio e Olevano abbia ruotato il meglio della produzione enologica regionale, soprattutto considerando gli interscambi generazionali, i passaggi del testimone tra giovani e pionieri o ancor meglio (doveroso e gratificante sottolinearlo!) tra uomini e donne".
Alla Sagra dell'uva di Marino col treno
"Sei treni straordinari, domenica 7 ottobre, sulla linea FL4 (Roma–Albano), per tutti gli amanti delle tradizioni popolari che vorranno raggiungere Marino e assistere alla giornata clou della 'sagra dell’uva'". Lo comunica una nota di Trenitalia."Trenitalia (società del Gruppo Fs), in accordo con Regione Lazio - prosegue la nota - per raggiungere il suggestivo comune laziale potenzierà l’offerta di trasporto fra Roma Termini e Marino Laziale. Saranno circa 4.200 i posti in più che si aggiungeranno ai 7.000 previsti la domenica per assistere al 'miracolo delle fontane che danno vino', al corteo storico e ai carri allegorici. Una mobilità sostenibile per raggiungere eventi popolari di forte richiamo senza lo stress da traffico e da ricerca di parcheggio. Per l’occasione sarà potenziato anche il servizio di assistenza nella stazione di Roma Termini e Marino Laziale. L’intera offerta di trasporto aggiuntiva è consultabile e acquistabile sui sistemi di vendita Trenitalia".