Roma
Virginia Raggi furiosa: “Su Expo chi ha sbagliato tira in ballo le Olimpiadi"
L'ex sindaco replica stizzita alla valanga di polemiche sul suo ruolo nella candidatura di Roma e sul lavoro nella Commissione. Ce n'è per tutti
Expo bastosta, Virginia Raggi furiosa contro giornali e esponenti del Governo Meloni. L'ex sindaco di Roma e tra poche ore anche ex presidente della Commissione comunale Expo 2030 come abitudine del Movimento che rifiuta confronti pubblici, scegli la via dei social per replicare a alla serie di accuse di aver avuto l'imprimatur sulla candidatura di Roma all'Esposizione del 2023.
Il posto è una sorta di canovaccio teatrale che parte dal principio “della ricerca del colpevole”. E scrive come un fiume in piena durante l'alluvione di critiche sulla sconfitta di Parigi.
"Dopo la sconfitta tutti a lavarsene le mani"
"Le vittorie hanno sempre molte madri, ma quando c'è una sconfitta tutti scompaiono e inizia la ricerca del colpevole. Allora secondo certa stampa in caso di successo di Roma a Expo 2030 sarebbe stato ovvio che la Raggi non avrebbe toccato palla. Oggi, con la brutta batosta che hanno rimediato a Parigi, tutti a lavarsene le mani; anzi, addirittura per alcuni sarebbe stato un errore candidarsi. Di più! L'errore sarebbe stato anche mio. Per coprire la figuraccia che hanno fatto fare a tutta Italia, tirano in ballo le Olimpiadi. Secondo questi personaggi, che non vale neanche la pena nominare, avrei candidato Roma per coprire il 'no' alla Olimpiadi”.
L'arma della distrazione di massa
Continua Raggi: “Certo, cercano un modo di parlare di altro, invece degli errori che evidentemente sono stati fatti perché 17 voti contro i 119 di Riyad e i 29 di Busan dovrebbero far riflettere. A me sta bene tutto, non ho voluto puntare il dito contro nessuno perché per me questa sconfitta è di tutto il Paese e, piuttosto che cercare il colpevole, andrebbero compresi i motivi per i quali l'Italia ha così poco peso a livello internazionale”.
La Commissione consiliare Expo e il suo bilancio
Vittima della riunionemania e dedita alla città, difende il suo lavoro in Consiglio Comunale: “Chiarisco un altro punto per i soliti detrattori. Sono presidente della Commissione capitolina per l'Expo: non ho percepito un solo euro, non ho mai neanche fatto un viaggio e ho tenuto delle riunioni qui, a Roma, per poter informare la città di cosa stavano facendo gli organizzatori.
Chi pagava le Olimpiadi e chi avrebbe pagato Expo
“Quanto alla scelta della candidatura a Expo: a differenza dei Giochi (le cui spese di organizzazione sarebbero state sostenute da Roma Capitale, già pesantemente indebitata per miliardi), le spese sarebbero state a carico di tutte le Istituzioni e dei tanti privati e imprenditori, nazionali e internazionali che erano ben interessati a questo evento remunerativo per tutti. Gli introiti (quantificati in 50 miliardi di euro circa) tra l'altro superavano ampiamente le spese e Roma avrebbe ereditato infrastrutture: non a caso, avevo scelto il tema della rigenerazione urbana che poi però è stato successivamente accantonato.
“Olimpiadi il No di Monti era giusto, il mio sbagliato”
La conclusione rabbiosa: “Quanto alle Olimpiadi, basta ipocrisie: i 'sapientoni del giorno dopo' spieghino perché il 'no' di Mario Monti ai Giochi del 2020 era giusto (potrei riportare il loro servile apprezzamento alle parole dell'allora premier), mentre il mio è sbagliato. Inizino a essere persone serie e mature se ne sono capaci".
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