Pillole d'Europa

Criminologia, mobilità, diritti e pensioni. Pillole d'Europa

Pillole d'Europa di Cinzia Boschiero

PROFESSIONE CRIMINOLOGO, PROGETTI PER LA MOBILITA’ , DIRITTI E PENSIONI

PER STARE MEGLIO COME CITTADINI EUROPEI E CONOSCERE DIRITTI E TUTTE LE OPPORTUNITA' UTILI - In questa rubrica notizie flash sulle normative europee e internazionali, notizie internazionali ed europee utili e pratiche per la vita di tutti i giorni. E’ attivo un servizio di “A domanda, risposta” su bandi, agevolazioni, finanziamenti europei , borse di studio e di ricerca nazionali, regionali e locali per i lettori di Affaritaliani. Per richieste di informazioni scrivete a cinziaboschiero@gmail.com – oppure alla e-mail: dialogoconleuropa@gmail.com

Domanda: il Comune di Milano sta riducendo in modo drastico i parcheggi gratuiti e viene detto che è perché l’Europa ci chiede di limitare l’uso delle auto, è così? Loredana Manzusci

Risposta: ll programma europeo URBACT III finanzia fino a 23 Action Planning networks. L’Action Planning Network ha come obiettivo di aiutare le città europee a trovare soluzioni integrate per le comuni sfide urbane. Tra queste c’è anche di migliorare la mobilità e ridurre l’inquinamento ed attuare politiche urbane sostenibili. Ci sono anche le UIA -Urban Innovative Actions a cui possono aderire le autorità urbane delle amministrazioni locali di città superiori ai 50.000 abitanti oppure le associazioni di autorità urbane che insieme superino i 50.000 abitanti (come le Città Metropolitane o le Unioni dei Comuni) e quindi anche il Comune di Milano. Tuttavia ogni scelta deve essere fatta privilegiando i diritti alla mobilità dei cittadini e ad esempio il fatto di ridurre drasticamente i parcheggi liberi nei pressi degli ospedali ad esempio non è affatto un diktat europeo, se poi questo togliere parcheggi di auto non è neanche affiancato dal migliorare i mezzi di trasporto pubblici per i cittadini. Tanto è vero che ci sono molte raccolte firme a Milano ad esempio contro la decisione di togliere i parcheggi liberi nei pressi di realtà quali l’Istituto Besta e l’Istituto dei Tumori. Dice il dott. Andrea Gambini, Presidente della Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta,”Si stanno facendo delle raccolte firme anche nel nostro Ente sia come RSU che come cittadini. Si tratta di un balzello e si chiede a gran voce al Comune di pensare a delle soluzioni alternative. Inoltre alle nostre ripetute richieste di avere posti per disabili da febbraio 2019 il Comune di Milano non ci ha mai risposto . Riteniamo che questo silenzio sia lesivo dei diritti dei cittadini”. Un banchetto raccolta firme è stato attivato all’interno della Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta presso la portineria di via Celoria 11 a Milano. Un avviso sarà anche affisso nelle bacheche sindacali. Tutte le sigle sindacali sono contrarie a quanto proposto dall’assessore Granelli del Comune di Milano. Le associazioni dei disabili lamentano una mancanza di attenzione ai diritti di mobilità ed accesso libero a strutture ospedaliere di rilievo come l’Istituto Besta”.

Domanda: mio figlio vuole fare il criminologo ma in Europa ci sono delle università che preparano per questa professione? Francesca Prisco

Risposta: sì e ci sono anche in Italia. C’è una Associazione nazionale che raggruppa criminologi e criminalisti in possesso di specifici titoli di studio, attestazioni e/o certificazioni nonché adeguata esperienza sul campo (https://www.ancrim.it). E’ iscritta nell'Elenco ministeriale delle associazioni professionali che rispettano i requisiti fissati dalla legge 14 gennaio 2013, n. 4 e rilascia ai propri iscritti in regola (contributo annuale e aggiornamento professionale) l'Attestato di Qualità e Qualificazione Professionale dei Servizi prestati (articoli 4, 7 e 8 della legge 4/2013). Nel suo sito sono inseriti tutti gli indirizzi di università che rilasciano titoli adeguati alla professione. A livello italiano il progetto di norma UNI sulla figura professionale del criminologo è arrivato alle battute conclusive ed è attualmente in votazione all'interno del gruppo di lavoro che lo ha messo a punto, il cui referente è il funzionario tecnico UNI della Commissione Attività Professionali non regolamentate, Giacomo Riccio che ci ha evidenziato che effettivamente sono giunti ad un testo quasi definitivo, ma sono ancora da risolvere alcune obiezioni alla bozza precedente ed inoltre sono in attesa dell'esito della votazione (online) sulla bozza attualmente al vaglio dell'organo tecnico competente. Tra le realtà formative si segnala Transcrime della Università Cattolica che collabora con Europol e Eurojust come centro di ricerca. Transcrime è il Centro interuniversitario dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Alma Mater Studiorum Università di Bologna e dell’Università degli Studi di Perugia. Il centro, diretto da Ernesto Ugo Savona, professore di criminologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ha sede a Milano e ha uno staff di più di 20 persone composto da ricercatori accademici, ricercatori a contratto, dottorandi, intern e personale amministrativo. Le risorse di Transcrime provengono interamente da contratti e finanziamenti erogati da enti privati e istituzioni pubbliche locali, nazionali ed internazionali. Con un approccio multidisciplinare (criminologia, economia, forensic accounting, statistica, diritto, sociologia), Transcrime conduce ricerca applicata su vari ambiti tra cui l’analisi dei fenomeni criminali.

Domanda: sono un pensionato e dopo anni di lavoro sono molto preoccupato sia per la perequazione e quindi la mia ridotta capacità di acquisto e la non tutela e i tagli decisi dal nostro governo che trovo molto iniqui per chi, come me, ha lavorato tutta una vita e ha versato fior di contributi, in Europa non si può protestare? Mario Lucenti

Risposta: Certo. Lo stanno già facendo ben 19 associazioni nazionali italiane che fanno parte del Forum Nazionale dei Pensionati che Lei può contattare e il presidente prof. Michele Poerio, pesi sottolinea come oltre ai due ricorsi uno per la perequazione e uno per i tagli alle pensioni, si sono attivati anche a livello europeo contro le decisioni del Governo italiano. “Abbiamo anche,” dice il Presidente Michele Poerio, Presidente del Forum nazionale dei Pensionati, Segretario Generale CONFEDIR  e Presidente di Federspev (www.federspev.it),” perplessità dichiarate sul progetto dell'Inps di creare un 2° pilastro gestito dall'ente pubblico.  Perplessità non sulla necessità di creare un 2° pilastro di tipo contrattuale/obbligatorio - come noto il Forum è stato forse il primo movimento ad evidenziare questa assoluta esigenza se si vuole garantire ai giovani un futuro pensionistico dignitoso - perplessità sul fatto che questo 2° pilastro venga gestito da un ente pubblico, leggi dalla politica. Occorre però essere uniti ecco perché abbiamo creato il Forum e auspichiamo l’adesione al nostro Forum di altri pensionati, ad oggi siamo 980mila. Noi ci battiamo per difendere le pensioni ed è necessario creare sinergie per fare comprendere che non possono essere lesi i diritti di chi ha lavorato una vita e pagato più tasse rispetto agli altri Stati europei”.