Pillole d'Europa

FONDI CONTRO CEMENTO SUL LAGO DI COMO, FONDI PER PARITA’ DI GENERE

Boschiero Cinzia

PER STARE MEGLIO COME CITTADINI  EUROPEI  E  CONOSCERE DIRITTI E TUTTE LE OPPORTUNITA' UTILI 

In questa rubrica notizie flash sulle normative europee e internazionali, notizie internazionali ed europee utili e pratiche per la vita di tutti i giorni. E’ attivo  un servizio di “A domanda, risposta” su bandi, agevolazioni, finanziamenti europei , borse di studio e di ricerca nazionali, regionali e locali per i lettori di Affaritaliani. Per richieste di informazioni sui bandi scrivete a cinziaboschiero@gmail.com – oppure alla  e-mail: dialogoconleuropa@gmail.com

Domanda: sui nostri laghi e in particolare sul lago di Como stanno sparendo le spiagge, che vengono sostituite da muraglioni di cemento, non ci sono controlli e/o fondi per tutelare le sponde naturali e l’ecosistema lacustre e combattere tutta questa cementificazione? Lura Fiscari

Risposta: sì, ci sono fondi e ci sono anche normative europee ed italiane per tutelare gli ambienti naturali e le sponde dei laghi. Le normative sono atte a far sì che gli interventi a tutela della natura ci siano da ottemperare e che tutti i Comuni si adeguino in questo e che,  per ridisegnare i waterfront, i muri si tolgano, nel caso, e non si mettano, proprio per riequilibrare gli ecosistemi. Tanto è vero che la Commissione europea ha pure proposto di recente al Parlamento europeo l’adozione di una nuova normativa, Nature Restoration Law, volta a ripristinare l’habitat naturale europeo. La Commissione stima che l’80% del patrimonio naturale dell’Unione Europea versi in cattive condizioni, per questo gli Stati membri, una volta che la normativa sarà stata adottata, saranno chiamati ad azioni di recupero degli ecosistemi anche con la finalità di combattere il cambiamento climatico e salvare molte specie dall’estinzione. Inoltre l’ottavo programma d'azione per l'ambiente dell’Unione europea misurerà i progressi degli obiettivi ambientali e climatici del Green Deal con un elenco di indicatori chiave per monitorare i progressi compiuti sugli obiettivi dell'UE in materia di ambiente e clima. Ci sono fondi del programma LifePlus, che proseguono gli impegni di progetti come Natura 2000 e ci sono fondi per preservare pure le sponde dei laghi e i giardini e il verde autoctono su tali sponde prospicenti le spiagge. Ci sono realtà virtuose che utilizzano bene i fondi europei come il Lago di Como GAL che è partner di due progetti di cooperazione LEADER sviluppati all’interno della misura 19.3.01 del Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020. L’obiettivo generale della cooperazione LEADER è assistere gli attori locali nel migliorare le potenzialità dei rispettivi territori, realizzando azioni congiunte, con approcci analoghi, creando reti rurali. Il GAL sta lavorando per collegare in sinergia diversi progetti, presenti sul territorio, per sviluppare un sistema di turismo diffuso e sostenibile a mobilità lenta con e-bike. Sta collaborando con le amministrazioni comunali e altri partner tecnici per delineare una strategia comune per creare un’offerta turistica, che risponda alle esigenze di un visitatore consapevole e sperimentatore, che desidera essere coprotagonista dell’esperienza di viaggio e per progetti che tutelino il territorio lacustre in tutti i suoi aspetti. Altro esempio virtuoso nell'ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per la presentazione di proposte di intervento per il restauro e la valorizzazione di parchi e giardini storici  e con i fondi per programmi per valorizzare l'identità di parchi e giardini storici, c’è il progetto presentato da Villa Carlotta, intitolato “Un passo nel parco, un passo verso il futuro. Villa Carlotta una risorsa per il territorio”, è stato selezionato classificandosi al sesto posto tra le proposte ammesse al finanziamento europeo, per una cifra di 1 milione e 500 mila euro. Mentre ci sono altri progetti che riscontrano da parte dei cittadini delle critiche in quanto riducono le spiagge e creano nuovi muraglioni in cemento, come un progetto che è stato presentato  alla Conferenza dei servizi e che prevede di creare un nuovo muraglione di cemento, accanto già ad un altro muraglione pre-esistente di cemento, fronte lago con parcheggio, dove toglieranno pini e dove toglieranno comode panchine con schienale e, al suo fianco, sarà costruito un altro muraglione di cemento che andrà ad occupare  un'area di oltre 95 mq che attualmente sono destinati a spiaggia demaniale, alto oltre 3 metri e che prevede pertanto di  eliminare gran parte della spiaggia C 0135 sul lago di Como, località Acquaseria, Comune di San Siro, a lago proprio nell’area in cui nidificano cigni, anatre, oche e che viene anche utilizzata molto d’estate dai turisti italiani e da quelli che vengono da vari Stati quali Germania, Olanda; inoltre il progetto prevede di tagliare pini e oleandri esistenti  e impedirà, - terminando tale muraglione di cemento lungo 15 metri, largo 8, terminante con 7 gradini-, se sarà costruito,  l’accesso alla spiaggia restante  a disabili, carrozzine e passeggini, canoe, cosa che oggi, con il declivio naturale presente nella spiaggia,  invece è possibile; tale progetto prevede pure di portare le ruspe nel giardino pubblico che si trova sulla sponda  a fianco della stessa spiaggia dove sbocca il torrente Serio, modificandone il declivio naturale per spianare l’area, creare due aree per barbeque con ghiaia al posto delle aree giochi per bambini e dell’area BBQ nel prato verde, che ora ci sono già, ma sono nel verde e in piena armonia con la natura esistente nel declivio. Contro tale progetto sia cittadini del Comune di Acquaseria che turisti e cittadini con case di proprietà e appartamenti in affitto, sono contrari, stanno raccogliendo firme per salvare il verde (pini, oleandri che sono sani), l’ecosistema, la spiaggia che è una delle poche grandi spiagge rimaste sul lago di Como; ad essi si affiancano associazioni di disabili e di ambientalisti.  Probabilmente lo smart working fa male agli enti preposti che non hanno fatto evidentemente  i dovuti sopralluoghi, visti anche gli errori tecnici e di progettazione rilevati da esperti architetti del paesaggio interpellati dai cittadini.

Domanda: ci sono dei progetti per la parità di genere in Unione europea e un monitoraggio europeo o internazionale, visto che mi pare si stia regredendo invece di andare avanti? Lia Bucceto

Risposta: sì, ci sono progetti europei per la parità di genere, ci sono normative, ci sono strategie europee per la parità di genere. Il più recente Women in Digital Scoreboard europeo conferma che esiste ancora un sostanziale divario di genere nelle competenze digitali specialistiche in tutti i settori compresa la sanità. Tra i  progetti europei di ricerca si menzionano anche i progetti negli ambiti scientifici e sanitari: GENERA (Gender Equality Network in Physics nell’ European Research Area - https://www.genera-network.eu/welcome ; il progetto GENSET (Web Link Progetto europeo GENSET, gender in science) che incentiva iniziative di dialogo e azioni per la parità di genere e l'eccellenza della ricerca nella scienza europea; il progetto europeo GENISLAB  a cui ha partecipato per l’Italia l’INFN; il progetto GERderNET.    Nello studio Gender Diversity in AI Research che  annualmente indaga sui temi dell’innovazione, è stata evidenziata  una grave crisi nella parità di genere sia nei dati che nella comunicazione medico scientifica tramite i media. Servono più donne negli ambiti della cybersecurity, della Intelligenza artificiale, della comunicazione e informazione scientifica per arginare un regredire culturale e  nei luoghi di lavoro sulla parità di genere. La strategia dell'UE per la parità di genere tiene fede all'impegno della Commissione von der Leyen per un'Unione dell'uguaglianza. La strategia europea presenta gli obiettivi strategici e le azioni volte a compiere progressi significativi entro il 2025 verso un'Europa garante della parità di genere. Il Global Gender Gap Index confronta lo stato attuale e l'evoluzione della parità di genere in quattro dimensioni chiave, vale a dire Partecipazione economica e opportunità, Livello di istruzione, Salute e sopravvivenza e Potenziamento politico; è un benchmark di 146 Stati, fornisce una base per una solida analisi cross-country. I confronti tra Stati mirano a supportare l'identificazione delle politiche più efficaci per colmare i divari di genere. Questa sedicesima edizione del rapporto fornisce anche nuovi dati sulle tendenze emergenti nel mercato del lavoro e nella società in generale. La parità di genere non si sta riprendendo, secondo il Global Gender Gap Report 2022, e sarà necessaria un'azione collettiva, coordinata e globale urgente per creare miglioramenti duraturi e fermare i rischi di capovolgimenti. I fondi europei ci sono ma occorre fare molti progetti di formazione, educazione e tenere alta l’attenzione su questi temi come evidenzia anche lei.