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Welfare salute e comunicazione
Ecco perché siamo frustrati. I segreti per gestire la rabbia

Accade, e senza sapere talvolta il perché, di svegliarsi completamente demotivati, cioè con quella terribile sensazione di svogliatezza verso la vita, e di pensare di essere al capolinea, di non potercela fare più ad andare avanti. Così, ci sentiamo spaventati dal giorno che avanza, ed il doverlo affrontare come inevitabile fare. Questa sensazione non è cosa rara, ma è abbastanza comune, prima o poi quasi tutti finiamo per accusarla, dato che di solito è susseguente a periodi di grande stress durante i quali inevitabilmente si accumula un bel pò di "spazzatura emotiva".
Di cosa si tratta? Di tutto ciò che riguarda il risentimento, la rabbia, la solitudine, propria frustrazione. Sono veri e propri stati emotivi, piano piano crescono dentro di noi, ed arrivano a dimensioni tali da levarci la forza di affrontare la quotidianità.
Da cosa nasce questo stato di frustrazione? Dalle aspettative. Esse sono la nostra più grande fonte di insoddisfazione. Diciamolo pure, ci aspettiamo sempre troppo da noi stessi ed anche dagli altri, misurandoli esattamente con la nostra stessa misura. E quando le nostre aspettative vengono deluse, rimaniamo molto male, tanto da farci crollare in uno stato emotivo che genera, appunto,  "spazzatura". Cosa fare per limitare questa situazione psicofisica? Occorre rivedere e rivalutare le nostre aspettative, sicuramente con obbiettivi certi e raggiungibili, magari basati sulle nostre attuali risorse cercando, con attenzione, di alzare l'asticella. Si parla tanto di pensiero positivo, ma la maggior parte delle persone non riesce a metterlo in pratica. Non è facile, e non è neppure consigliabile il guardarsi dentro da soli,  per capire quanta spazzatura vi alberga, perchè sarebbe ulteriore dolore. Da soli, inevitabilmente, così facendo, si arriva ad un giro vizioso dannoso ed irreversibile.
Un buon inizio di cambiamento può essere intanto l'imparare a gestire la rabbia, magari con tecniche di rilassamento, meditazione o percorsi con psicoterapeuti. Cercare di vedere il "mezzo pieno" , anzichè il "mezzo vuoto".
Non si può pensare di raggiungere la pulizia mentale ed emotiva in poco tempo, dopo anni, magari, di accumuli. Spesso ci portiamo dietro, e dentro, esperienze passate non metabolizzate, non comprese ma subite, che continuano così a gravare sul nostro presente. Ed ogni volta la storia si ripete, sempre con la stessa identica dionamica. Ed allora ci ripetiamo: " Ancora? Ma perchè sempre a me?"
Ecco che analizzare gli errori, pensando sempre di mettersi in discussione con realismo, senza addossare le responsabilità solo agli altri, ma vedendo in noi stessi, in primis, gli errori compiuti così da non ripeterli diventa impostante. Ed il ripercorrere i vari accadimenti con lucidità serve a questo, a capire dove sta l'errore, quel punto dolente che ci fa stare così male. Ed il perchè delle solite modalità di reiterazione di azioni e motivazioni che ci pongono in maniera sbagliata. Spesso risale alla nostra infanzia, alla età nella quale l'accudimento, l'affetto genitoriale, la sicurezza della nostra vita fanno da architrave per il futuro. Appurare quale sia il nostro "tallone d'Achille" fa sì che si possa guardare in faccia il demone per poter davvero eliminare tutta quella spazzatura che ci invade e ci fa stare così male. Siamo animali sociali, amiamo essere amati, considerati, valutati positivamente, diciamo in una parola :accettati. In primis dalla nostra famiglia. La non accettazione si rivela un boomerang talvolta così devastante da toglierci la voglia di vivere. Se in famiglia, sin dalla prima infanzia, non c'è questo sentimento di inclusione e di riconoscimento, porteremo sempre con noi il grande senso di frustrazione che si ripeterà all'infinito, in ogni tipo di relazione, che sia affettiva, amicale o lavorativa. Si ha bisogno di esistere, di venire riconosciuti e stimati, ogni istante. L'amore nella primissima infanzia detta le regole del futuro, e getta le basi del nostro sistema " Mente- Corpo- Cervello, il sistema che regola tutto il nostro organismo. La stretta correlazione tra la Mente ( quindi tutto ciò che rappresenta, sistema limbico ed affettività compresa) , il Corpo ( quindi tutto il nostro sistema organico) ed il Cervello ( depositario della materia grigia, neuronale, connessioni tra loro comprese) sono un sistema complesso e responsabile del nostro stato d'essere. capire questo meccanismo, è capire la vita. E' capire da dove nasce la nostra insoddisfazione, ed il nostro dolore. Solo così si possono davvero fare le " pulizie" interiori, così da far entrare nella nostra " casa" aria buona e fresca. Quella che fa respirare a pieni polmoni e ci fa svegliare sereni e, magari, con un bel sorriso.

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